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Elezioni regionali e comunali, il governo le rinvia all’autunno

Secondo quanto prevede una bozza da inserire in uno dei decreti governativi sull’emergenza Coronavirus, il governo rinvierà le elezioni comunali e regionali all’autunno del 2020. Si tratta del voto in diverse amministrazioni locali e in sei Regioni che erano inizialmente previste per la primavera. Slitta anche il voto delle elezioni suppletive del Senato in Sardegna.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’emergenza Coronavirus prosegue e porta anche al rinvio delle elezioni regionali e comunali previste in primavera. Lo slittamento del voto era stato inizialmente previsto con il primo decreto governativo, ma era stato rinviato. Fino ad oggi: non è ancora chiaro in quale provvedimento lo inserirà l'esecutivo, ma la bozza dell’articolo da inserire in un testo è già pronta e Fanpage.it l'ha potuta visionare. E prevede il rinvio delle elezioni “al fine di evitare, nell’attuale situazione emergenziale, l’occasione di fenomeni di assembramento di persone e condizioni di contiguità, al di sotto delle misure precauzionali di contrasto adottate e consentire lo svolgimento di tutte le operazioni in condizioni di sicurezza per i cittadini”. Questa decisione non comporta maggiori spese per lo Stato perché non sono ancora partite le procedure per le elezioni previste per la primavera. Nella bozza del decreto si prevede il rinvio di tre consultazioni elettorali: regionali, comunali e suppletive per il Senato.

La nuova data delle elezioni regionali

Sono sei le Regioni chiamate al voto nel 2020: Liguria, Veneto, Marche, Toscana, Campania e Puglia. Si tratta delle Regioni a statuto ordinario il cui mandato scade il 2 agosto 2020. La novità è che la durata del mandato (degli attuali consigli regionali) durerà cinque anni e quattro mesi e non più cinque anni, come previsto dalla legge. Poi per le elezioni dei nuovi consigli regionali dovranno passare al massimo 60 giorni dalla scadenza del mandato oppure sarà possibile chiamare i cittadini alle urne “nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”. Si proroga, quindi, la scadenza di quattro mesi e si arriverà al voto in autunno.

Elezioni comunali in autunno

Sono molti i Comuni italiani chiamati al voto nel 2020. Tra questi ci sono anche capoluoghi di Regione come Aosta, Trento e Venezia e capoluoghi di provincia come Arezzo, Crotone, Macerata, Matera e Reggio Calabria. Con il rinvio che verrà stabilito dal governo le elezioni comunali si terranno in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020. Il voto era inizialmente previsto per una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno per tutti quei Comuni in cui il mandato scadeva nel primo semestre dell’anno. Si rinvia quindi all’autunno sia per i consigli comunali in scadenza che per quelli in cui il rinnovo è necessario per motivi diversi dalla scadenza del mandato, sempre che le condizioni che rendono inevitabile il ritorno al voto si siano verificate entro il 26 agosto 2020.

Slittano anche le elezioni suppletive del Senato in Sardegna

Nel 2020 sono previste anche le elezioni suppletive per il collegio 03-Sardegna: il voto è previsto dopo il decesso della senatrice Vittoria Bogo Deledda e il collegio uninominale interessato riguarda la provincia di Sassari e parte di quella di Nuoro. La data è fissata in 240 giorni da quando il seggio è stato dichiarato vacante dalla Giunta per le elezioni. Precedentemente la scadenza era fissata in 90 giorni a partire da questo termine e non 240.

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