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Elezioni regionali e comunali, Comitato tecnico-scientifico: “Voto in due giorni entro settembre”

Il Comitato tecnico-scientifico ha fornito le indicazioni al governo sul voto delle elezioni regionali e comunali del 2020: il suggerimento è quello di far svolgere il voto in due giornate per evitare affollamenti e non oltre l’inizio di settembre. La data a cui sta pensando il governo è quella del 12 e 13 settembre. Ai seggi si dovrà andare con mascherine e guanti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Elezioni su due giorni ed entro settembre. Magari a inizio del mese di settembre. Sono queste le indicazioni fornite dal Comitato tecnico-scientifico al governo per le prossime elezioni regionali e amministrative. E che il governo sembra voler seguire, puntando sul voto delle regionali il 12 e il 13 settembre, secondo quanto anticipato da Fanpage.it. Il parere dato dal Cts al governo viene riportato dall’Ansa: “Il Comitato tecnico scientifico indica quale scelta più plausibile tra le diverse opzioni rappresentate dai ministri, l'effettuazione delle consultazioni elettorali all'inizio del mese di settembre, eventualmente su due giornate di voto”. I due giorni per votare derivano dalla necessità di “evitare picchi di affluenza”. Altro suggerimento è quello di puntare a convocare i ballottaggi delle elezioni amministrative “comunque entro il mese di settembre”.

Elezioni regionali, ai seggi con mascherine e guanti

Lo svolgimento del voto dovrebbe avvenire garantendo ai seggi mascherine e guanti, distanziando inoltre i membri della commissione elettorale. Gli elettori, invece, dovrebbero entrare uno per volta. Un’altra complicazione avverrebbe poi durante lo spoglio dei voti, da svolgere con i guanti. Il Cts suggerisce di evitare il contatto con l’urna, coprendola con “una lamina in plastica o plexiglass o altro materiale che consenta una agevole e periodica sanificazione”. Le schede dovranno essere ripiegate e inserite nell’urna dall’elettore, che non dovrà toccare la feritoia o l’urna.

Il voto delle regionali e delle comunali

Al voto per le regionali saranno chiamati circa 18 milioni di cittadini, come ricorda il Comitato. Per le comunali, invece, sono sei milioni. Le sei Regioni in cui si vota sono Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto più la Valle d’Aosta. Nei seggi bisognerà garantire il rispetto delle prassi igieniche, assicurando sempre di poter fornire mascherine e guanti. Dovrebbero poi esserci percorsi differenziati per entrata e uscita e andrebbero sanificati di frequenti i bagni. Per il regolare svolgimento delle operazioni di voto sarà richiesto un maggiore impiego del personale di polizia, anche per evitare gli assembramenti dei rappresentanti di lista. In alcuni casi potrebbe essere necessario, per identificare il votante, la rimozione temporanea della mascherina: si tratta di una prassi che deve essere “ridotta al minimo”, secondo le indicazioni del Cts.

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