Elezioni regionali Calabria, il Comitato tecnico-scientifico chiede il rinvio del voto
Il Comitato tecnico-scientifico chiede di rinviare le elezioni regionali in Calabria. Per gli esperti che consigliano il governo in merito alla situazione epidemiologica del Paese derivante dal Coronavirus, sarebbe auspicabile un rinvio delle elezioni che si dovrebbero tenere il 14 febbraio. Secondo il Cts non sarebbe opportuno, soprattutto, affrontare la campagna elettorale considerando l’attuale situazione epidemiologica. La riunione del Comitato si è svolta oggi e si è concentrata anche sulla prossima tornata elettorale che attende i cittadini calabresi dopo la scomparsa dell’ex presidente della Regione, Jole Santelli, avvenuta a ottobre. La data fissata per le elezioni regionali calabresi è quella del 14 febbraio, salvo un rinvio come chiesto dal Cts.
I deputati e i senatori calabresi di Forza Italia, però, chiedono di andare al voto nonostante l’auspicio degli esperti: “Le elezioni regionali in Calabria vanno celebrate il prima possibile. Il governatore facente funzioni Spirlì ha già individuato la data nel prossimo 14 febbraio, i tecnici del Comitato tecnico scientifico non seguano la logica dei Dpcm di Conte e non mettano in quarantena la democrazia”, affermano i parlamentari azzurri. Che proseguono: “Il popolo calabrese ha il diritto di potersi esprimere nelle urne. La Regione, a maggior ragione in un periodo delicato come questo, ha bisogno di una guida politica forte, riconosciuta, legittimata, e di un governo regionale che abbia una prospettiva di 5 anni e un progetto per il territorio, per le imprese, per il lavoro, per lo sviluppo. Le elezioni il 14 febbraio sono condizione determinante per la nostra Regione, nessuno si inventi strambi e inconcepibili rinvii”.
Il Comitato tecnico-scientifico si è anche soffermato su altri temi, come quello della riapertura delle scuole superiori a gennaio: per i tecnici gli studenti devono tornare in classe, anche in considerazione delle ultime valutazioni dell’Ue, secondo cui gli istituti scolastici non rappresentano un luogo pericoloso per il contagio. Infine, il Cts ha discusso anche della riapertura degli impianti sciistici, un tema che verrà però affrontato nella prima decade di gennaio, considerando anche gli effetti delle misure di contenimento varate per le festività natalizie.