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Elezioni Regionali 2013, Maroni: “Se serve, Lombardia a statuto speciale”

Il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Lombardia rilancia la proposta di lasciare almeno il 75% del gettito fiscale sul territorio anche a costo di chiedere lo statuto speciale, e parla anche di istituire nel Nord Italia una zona franca.
A cura di Antonio Palma
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La proposta di lasciare almeno il 75% del gettito fiscale sul territorio Roberto Maroni l'aveva già espressa chiaramente, ma adesso il candidato Presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Lombardia va oltre, prospettando per la Regione anche un ordinamento a statuto speciale come quello di Sicilia e Sardegna. "Ci sono ormai le condizioni concrete per vincere in Lombardia e attuare il nostro programma, che prevede di trattenere il 75 per cento del gettito fiscale prodotto" anche senza cambiare la Costituzione, spiega Maroni, ma se ciò fosse impedito e "bisognerà cambiare qualche legge la cambieremo", fino a chiedere che la Lombardia diventi una Regione a statuto speciale. Del resto, ha ripetuto Maroni, il 25% delle tasse rimarrebbe comunque allo Stato "per la coesione nazionale". Non solo, nel programma del Carroccio trova posto anche un'altra proposta originale, quella di istituire in Lombardia ma anche in tutto il Nord Italia "una zona franca per le merci per contrastare la delocalizzazione delle aziende".

Insomma il Carroccio va a testa bassa convinto di poter primeggiare senza problemi nella corsa al Pirellone, anche perché il terzo incomodo rappresentato dall'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini "è ormai ininfluente". Durante la conferenza al Circolo della stampa di Milano  il segretario della Lega Nord è entrato nel vivo della campagna elettorale per le elezioni regionali in Lombardia parlando anche di simboli e alleanze. Su quest'ultimo punto Maroni ha annunciato che domani ci sarà un incontro a Roma per stabilire se e come fare entrare altre forze politiche nella coalizione tra Pdl e Lega sia in Lombardia che in ambito nazionale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. L'ultima novità è sul simbolo della Lega da stampare sulle schede elettorali, l'ex Ministro dell'Interno ha annunciato infatti che comparirà in bella mostra anche il suo nome al posto di "Padania", che era stato imposto da statuto dopo l'addio al cognome dell'ex segretario Umberto Bossi.

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