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Elezioni provinciali 2024, dove e quando si vota: come funzionano e le province interessate

Domenica 29 settembre 2024 ci sarà un ‘election day’ che toccherà 42 province: in 35 si voterà per rinnovare del Consiglio provinciale, in sei per Consiglio e presidente, e in una solo per il presidente. Da quando è entrata in vigore la legge Delrio del 2014, a votare sono solo gli amministratori locali, cioè sindaci e consiglieri comunali. I loro voti saranno ‘ponderati’ in base al Comune che rappresentano.
A cura di Luca Pons
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Domenica 29 settembre si terrà un vero e proprio ‘election day' che coinvolgerà 42 province: in 35 si voterà solo per il rinnovo del Consiglio provinciale, in altre sei per Consiglio e presidente, e in una solo per il presidente. Da quando è entrata in vigore la legge Delrio del 2014, il voto in questi organi intermedi è riservato agli amministratori locali. Insomma, non saranno gli elettori a scegliere chi ricopre la carica di presidente della provincia e di consigliere provinciale. Il voto spetterà ai sindaci e ai consiglieri comunali dei Comuni della provincia.

Le elezioni provinciali si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20, e il voto di ciascun sindaco e consigliere comunale sarà ‘ponderato' in base al Comune che rappresenta. Questo significa che il voto dei Comuni più popolosi conterà di più, per rappresentare al meglio la popolazione. Il Consiglio provinciale è composto dal presidente e poi da un numero di consiglieri che può variare in base a quanti abitanti ci sono nella provincia: da 10 a 16. Il Consiglio ha un mandato di due anni, il presidente di quattro. Nelle liste di candidati, ci deve essere al massimo un 60% di persone dello stesso genere.

Quando si vota per le elezioni provinciali 2024

Le elezioni provinciali si svolgeranno domenica 29 settembre 2024. Saranno coinvolte ben 42 province, più di un terzo delle 110 esistenti in Italia. Si voterà dalle ore 8 alle ore 20, e la votazione si svolgerà tutta in un solo giorno.

L'elenco delle province al voto domenica 29 settembre

Tra le province interessate dall'elezione, in sei casi si eleggerà sia il presidente di provincia che il Consiglio provinciale. Si tratta di:

  • Alessandria
  • Cremona
  • Ferrara
  • Lucca
  • Parma
  • Siena

A Matera, invece, si eleggerà solamente il presidente. Ci sono poi altre 35 province che saranno chiamate a rinnovare solamente il Consiglio provinciale. Sono: Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cuneo, Fermo, Forlì-Cesena, Lecco, Livorno, Lodi, Macerata, Mantova, Modena, Novara, Pavia, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Pisa, Prato, Ravenna, Reggio-Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Savona, Sondrio, Terni, Treviso, Varese, Verbano-Cusio-Ossola e Vicenza.

Chi vota per le provinciali e come funzionano le elezioni

Alle elezioni provinciali non votano i comuni cittadini, ma i sindaci e i consiglieri comunali della provincia, come stabilito dalla legge Delrio del 2014. I voti non hanno tutti lo stesso valore. Infatti, il sindaco e i consiglieri ricevono una scheda di colore diverso in base al Comune che rappresentano. I Comuni più popolosi ‘varranno' di più nel conteggio finale, in modo che la popolazione della provincia sia rappresentata in modo più equilibrato.

Ogni sindaco e consigliere potrà votare per una lista ed esprimere al massimo una preferenza per una delle persone candidate in quella lista. Non ci sarà la possibilità di voto disgiunto, cioè di votare una lista ma dare la preferenza a una persona iscritta a un'altra.

Il presidente della provincia resta in carica per quattro anni, mentre il Consiglio provinciale solo per due. I consiglieri comunali possono diventare consiglieri provinciali, e i sindaci possono candidarsi per diventare presidenti o consiglieri. Le due cariche si possono tenere insieme, ma se si perde una (quella di consigliere comunale o sindaco) decade anche l'altra automaticamente.

La composizione delle liste e del Consiglio provinciale

Ciascuna lista deve avere un numero di componenti pari almeno alla metà dei consiglieri da eleggere. Ad esempio, se bisogna eleggere 16 consiglieri, ci devono essere almeno otto candidati per lista. Per ogni provincia c'è un presidente solo, mentre il numero di consiglieri dipende dalla quantità di abitanti: nelle province con meno di 300mila abitanti ci sono 10 consiglieri, in quelle tra 300mila e 700mila abitanti 12 consiglieri, e in quelle oltre i 700mila abitanti 16 consiglieri.

Nelle liste dei candidati ci possono essere al massimo il 60% di candidati dello stesso sesso. Ad esempio, in una lista con dieci candidati ci possono essere al massimo sei uomini e quattro donne, oppure sei donne e quattro uomini. Se l'equilibrio non viene rispettato, l'ufficio elettorale cancella in automatico i nomi dei candidati (partendo dagli ultimi in lista) fino a quando non si raggiunge la giusta percentuale di uomini e donne.

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