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Elezioni politiche 2013, prime dichiarazioni: esultano 5 Stelle, resa dei conti nel Pd?

Paura di non farcela nella sede del Partito Democratico, sconcerto tra i sondaggisti. Il Pdl esulta già, Fini e Casini spariti, così come Ingroia. E i “grillini” festeggiano…
A cura di Davide Falcioni
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Chiusura campagna elettorale Movimento 5 stelle

Mentre sono ancora all'inizio le operazioni di spoglio per il Senato, e mentre si rincorrono i dati sulle proiezioni degli istituti privati per conto di Sky, Rai, Mediaset e  La7, dalle sedi dei partiti iniziano a filtrare le prime dichiarazioni. Il Pdl sembra il più entusiasta e Sandro Bondi ha già affermato: "Lo straordinario risultato che si profila per il centrodestra si deve unicamente ed esclusivamente al presidente Silvio Berlusconi, artefice di un'altra impresa memorabile”. Forte sconcerto invece nelle fila del Partito Democratico, che seppur in vantaggio nelle operazioni "ufficiali" di spoglio è dato perdente da tutte le proiezioni. E infatti sotto accusa sono gli istituti di sondaggi. Tommaso Giuntella, esponente del comitato di Bersani per le primarie, afferma che anche i sondaggisti sono sconcertati, "non se l'aspettavano, è come se le proiezioni fotografassero la vecchia dialettica centrosinistra-centrodestra, senza le novità intervenute. La spiegazione che si danno è che forse vanno rivisti gli strumenti di indagine in quanto il quadro è in movimento e quindi i vecchi metodi non sono più adeguati o comunque non riescono a leggere una cornice in cambiamento". E alcuni osservatori giorano che sia arrivato il momento della resa dei conti tra bersaniani e renziani: se dovesse verificarsi una condizione di ingovernabilità e si tornasse al voto, chi sarebbe il candidato premier? E sui social network, tra i militanti democratici, c'è già chi afferma che con Renzi tutto ciò non sarebbe accaduto…

Dalle parti di Mario Monti tutto tace. Il professore non ha ancora parlato. A farlo è stato solo casini: "L'Udc sapeva che si trattava di una scelta da ‘donazione del sangue', ma ne valeva la pena. Speravamo fosse premiato il nostro atteggiamento, le nostre proposte che sapevamo impopolari. Questo è stato vero parzialmente. Nella vita si vince e si perde. Onore a chi ha vinto". A gioire è invece il Movimento 5 Stelle, autore di vero e proprio exploit. Dario Fo, intervenuto nella diretta streaming sul blog di Grillo, ha dichiarato: ""Il Movimento 5 stelle ha imparato ad ascoltare qualcosa pure dei vecchi, abbiamo bisogno di cambiare tutto. Ora si rischia una legislatura breve ma intanto bisogna reinventare il modo di stare nelle istituzioni. Io ho l'esempio di mia moglie Franca Rame, che ha lasciato il Senato molto delusa".

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