Elezioni, Paragone presenta le liste di Italexit fra gli applausi dei militanti di Casapound
Pochi prima dell'inizio della conferenza stampa a Roma, convocata per presentare le liste per le elezioni politiche di Italexit, sul piazzale davanti alla sede dell'evento sono schierati tutto lo stato maggiore e i militanti di Casapound, ben riconoscibili anche senza i tradizionali vessilli della tartaruga. In testa al gruppo ci sono il portavoce nazionale Luca Marsella con la compagna Carlotta Chiaraluce, che con Italexit è candidata in Lazio. Qualcuno chiede al gruppo di entrare in sala, visto che la conferenza sta per iniziare. Loro però rifiutano: "Aspettiamo Gianluigi".
Gianluigi ovviamente è Gianluigi Paragone, ex giornalista e senatore M5S, che nel 2021 ha fondato il partito, accreditato oggi da molti sondaggi sopra la soglia del tre percento necessario a entrare in parlamento, grazie alle sue posizioni no euro e no green pass e filo-putinane. Quando Paragone arriva, i militanti di Casapound in formazione quasi militare si lanciano in un lungo applauso. Un tributo, ma anche un avvertimento a quello che considerano il loro nuovo leader: noi e te ora siamo la stessa cosa.
La candidatura di Chiaraluceha suscitato diverse polemiche nelle scorse settimane, contribuendo anche alla rottura tra Italexit e gli ex grillini di Alternativa. Dal paco della manifestazione romana, Paragone preferisce dare spazio ad altri candidati, soprattutto alcuni di quelli che sono stati i frontman delle proteste no vax, nei mesi della pandemia, come l‘ex vicequestore Schillirò o i medici Frajese e Stramezzi.
La sala però è colma di volti noti dell'estrema destra romana, di oggi e di ieri, Casapound e non solo. Dietro le quinte si muove il senatore William De Vecchis, considerato il registra della saldatura tra gli ambienti neri e Italexit, ma anche figure come Stefano Andrini, ex estremista di destra e poi braccio destro di Alemanno quando questo faceva il sindaco di Roma. Eppure, alla fine dell'evento, Paragone si indigna quando gli chiediamo se non si stia prestando a fare la foglia di fico per portare la destra neofascista in parlamento. "Quell'espressione ve la ricaccio in gola – si inalbera -, con noi ci sono candidati di tutte le estrazioni, anche che vengono dall'estrema sinistra".
La questione però non è così semplice, dato che personaggi provenienti da gruppi neofascisti, sono segnalati nelle liste in tutta Italia e diversi responsabili locali di Italexit nelle scorse settimane si sono dimessi, denunciando di essere stati rimpiazzati, nell'organizzazione della vita del partito e della campagna elettorale, da strutture legate a Casapound o altri movimenti di estrema destra. Lo stesso dottor Frajese avrebbe imposto figure vicine alle posizioni di Forza Nuova.
Paragone prova a minimizzare: "Se qualcuno ci aiuta con i banchetti o le firme, mi sembra un grandissimo esercizio di democrazia, ma non c'è nessun rapporto organico tra noi e movimenti come Casapound". E sulla candidatura di Chiarluce: "Lei ha considerato esaurito il suo percorso con loro e ora corre con noi". Quasi in contemporanea però a smentirlo è la stessa Chiaraluce, che ai microfoni di Fanpage dice: "Casapound rimane la mia casa". E sul rapporto tra ‘le tartarughe' e il partito di Paragone, spiega: "L'Italexit è una cosa che abbiamo sempre rivendicato, siamo contro l'immigrazione incontrollata, siamo contro il Green Pass, quindi a tutti gli effetti dovevamo far parte di questo progetto".