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Elezioni politiche 2022

Elezioni, il piano B di Calenda: “Se Draghi indisponibile al bis mi candido io a Palazzo Chigi”

Carlo Calenda lancia la sua candidatura a premier per le elezioni del 25 settembre: “Se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Azione Carlo Calenda ci mette la faccia: "Noi pensiamo ad governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo paese", annuncia a Skytg24. Ieri l'ex ministro allo Sviluppo economico ha illustrato il suo programma elettorale, insieme a +Europa, per il voto anticipato del 25 settembre, e ha espresso la sua idea sul prossimo capo del governo: "C'è una sola persona che bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio e si chiama Mario Draghi. Se i cittadini italiani ci faranno vincere prometto che chiederemo a Draghi di restare a palazzo Chigi. È quello che serve a questo Paese".

Anzi in mattinata, presentando del "Patto Repubblicano" contro populisti e sovranisti, in vista delle elezioni del prossimo settembre, era stato ancora più esplicito: "Se i cittadini italiani ci faranno vincere prometto che andremo a inchiavardarlo, a chiuderlo a chiave a Palazzo Chigi", ha detto, sbarrando la porta a tutte le forze che hanno contribuito alla caduta del governo Draghi, con un riferimento particolare a M5s ma anche a chi, pur avendone fatto parte, ha poi scelto altre strade, come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Il premier dimissionario Mario Draghi ha detto però più volte di non essere intenzionato a proseguire l'esperienza di governo: "Non c'è governo senza M5s e non ci sarà un Draghi 2", aveva detto il premier in una conferenza stampa a inizio luglio, prima dell'apertura della crisi che ha portato poi alla fine prematura della sua legislatura. E così Carlo Calenda si propone come alternativa, per portare avanti le sue proposte, con un "un’alleanza sui contenuti", snocciolati ieri: "Rigassificatori, termovalorizzatori, revisione del reddito di cittadinanza, che vuol dire anche salario minimo".

"In mezzo a una guerra, con l'inflazione alle stelle, con Mario Draghi che andava a prendere il gas in Algeria, tutti i partiti protestavano a Piombino contro il rigassificatore che doveva accogliere il gas che Draghi stava prendendo. Un grado di cialtroneria che questo Paese non può più accettare", ha detto oggi Calenda. E su Forza Italia: "Non rappresenta più i moderati italiani ma le voglie di Berlusconi". 

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