Elezioni Germania dividono il governo Meloni, Salvini esalta AfD ma Tajani: “Inconciliabile con me”

Il risultato delle elezioni in Germania 2025 ha rispettato in buona parte i pronostici: il primo partito, con quasi il 30% dei voti, è stata la Cdu-Csu (partito di centrodestra che fa parte dei Popolari europei), mentre al secondo posto si è piazzato lo schieramento di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) con il 20%. Il risultato segna un punto di svolta nella storia del Paese: è la prima volta che un partito di destra radicale ottiene un risultato simile nel Paese dalla caduta del nazismo. Anche in Italia, questo ha avuto una forte risonanza, in modi opposti. Per Matteo Salvini, segretario della Lega, è un segnale del "cambiamento" che "vince anche in Germania" (presumibilmente il riferimento è a Donald Trump negli Usa), mentre per il suo alleato Antonio Tajani le posizioni di AfD sono "inconciliabili" con quelle di Forza Italia.
I due vicepresidenti del Consiglio hanno quindi preso posizioni completamente diverse sull'estrema destra, non per la prima volta. In passato la Lega di Salvini e AfD facevano parte dello stesso gruppo europeo, ma si sono separati prima delle ultime elezioni europee perché un esponente del partito tedesco aveva difeso le SS naziste. In quell'occasione anche il ministro italiano ha preso le distanze, ma nelle ultime settimane non ha nascosto il suo aperto sostegno per gli estremisti tedeschi (i quali nel frattempo al Parlamento Ue hanno fondato e preso la guida di un nuovo gruppo, chiamato Europa delle nazioni unite, che si schiera ancora più verso l'estrema destra rispetto ai Patrioti di cui fa parte la Lega).
Così, quando sono arrivati i risultati delle elezioni in Germania, Salvini ha condiviso sui social la sua esultanza, sia in italiano che in tedesco: "Il cambiamento vince anche in Germania!", ha scritto. AfD raddoppia i voti, nonostante attacchi e menzogne della sinistra: stop a immigrazione clandestina e fanatismo islamico, basta con le eco-follie, priorità a pace e lavoro, Europa da cambiare radicalmente". Poi ha fatto i complimenti alla leader del partito, Alice Weidel.
Linea completamente diversa da parte di Antonio Tajani. L'altro vicepremier, segretario di Forza Italia, da tempo viene messo davanti alle posizioni di estrema destra del suo alleato di governo e, in quasi tutte le occasioni, fa sostanzialmente finta di nulla. Anche in questo caso, quando gli è stato chiesto un commento sul risultato in Germania, ha criticato l'AfD senza menzionare la Lega, e rivolgendo un attacco ai tedeschi più per le loro affermazioni ‘contro l'Italia' che per le loro idee estremiste.
"Io sostengo il Partito popolare europeo e la Cdu-Csu", ha ribadito. "AfD non è, per quanto mi riguarda, un nostro interlocutore. Lo dico come segretario di Forza Italia e vicepresidente del Ppe". Il motivo, ha detto, è che AfD ha "una visione completamente diversa dalla nostra. Non è una forza politica che ha idee positive nei confronti dell'Italia: dicono che l'Italia deve uscire dall'euro, parlano di debito pubblico…un po' da maestrini, e non sono d'accordo". Insomma, "per quanto mi riguarda le posizioni di AfD sono inconciliabili con le mie", ha concluso. Senza chiarire se, invece, siano conciliabili le posizioni di chi tifa apertamente per AfD.