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Speciale Elezioni europee 2019

Elezioni europee, Silvio Berlusconi: “Se i 5 Stelle scendono sotto il 20% è sfratto al governo”

L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha commentato il possibile esito delle prossime elezioni europee di fine maggio: “Se Forza Italia riuscirà a fare un buon risultato e i 5 stelle scenderanno sotto il 20%, certamente sarà uno sfratto per il governo attuale e si potrà avere un nuovo esecutivo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Silvio Berlusconi è tornato a parlare delle prospettive del governo italiano, anche alla luce dei possibili risultati delle elezioni europee 2019. L'ex presidente del Consiglio, che sarà capolista con Forza Italia in quattro circoscrizioni su cinque, ha annunciato che "se alle prossime elezioni europee FI riuscirà a fare un buon risultato e i 5 stelle, come sembra, scenderanno sotto il 20%, certamente sarà uno sfratto per il governo attuale e – ha sottolineato il Cavaliere – si potrà avere un nuovo governo o con nuove consultazioni all'interno dello stesso Parlamento o con nuove elezioni". Berlusconi ha continuato il suo intervento a Mattino 5 concentrandosi proprio sulle elezioni di fine maggio, snodo fondamentale per l'esecutivo: "Non basta barrare il simbolo di Forza Italia con su scritto Berlusconi per votarmi, bisogna scrivere Silvio Berlusconi – ha spiegato l'ex presidente del Consiglio ai suoi elettori – Sarò il membro più importante del prossimo Parlamento Europeo, ma ho bisogno di ricevere molti voti, di una forte legittimazione in Italia per confrontarmi alla pari con gli altri leader dei Partiti popolari. Solo così potrò da un lato fare gli interessi dell'Italia e far cambiare questa Europa".

Sulle prossime elezioni europee 2019 Silvio Berlusconi ha ben chiaro il problema da risolvere: "Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto presidenti del Consiglio capaci di farsi rispettare in Europa, come ci sono ministri che su sei riunioni importanti sulla loro materia ci sono andati solo una volta". In questi anni, secondo l'ex presidente del Consiglio, "abbiamo conosciuto la parte peggiore dell'Europa, quella ragionieristica e burocratica che chiedeva adempimenti e dettava regole di austerità, ma – ha continuato Berlusconi – Forza Italia è parte del Partito popolare europeo, il partito di maggioranza relativa". Infatti, ha insistito ancora il Cavaliere, per cambiare l'Ue "in un'Europa dello sviluppo e del benessere, dobbiamo far sì che il Ppe cambi le sue alleanze, lasciando quelle con la sinistra e guardando ai liberali, ai conservatori e alla destra democratica".

Il reddito di cittadinanza è un altro dei temi al centro della polemica in questo periodo, con tanti detrattori che lo contestano, tra cui anche Silvio Berlusconi, che lo ha definito "una bufala, insufficiente e inadeguato". Infatti, secondo l'ex presidente del Consiglio, "quasi nessuno dei cittadini che ha fatto domanda riceverà i 780 euro, molti riceveranno meno di 500 euro e una parte importante solo 40 euro. Bisogna ritornare al programma giusto, il nostro – ha continuato il leader di Forza Italia – aiutare chi ha bisogno, bisogna alzare le pensioni più basse a 1000 euro e darla a chi lavora più di tutti, cioè alle nostre madri che hanno il diritto di avere una vecchiaia serena e dignitosa".

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