Elezioni europee, il Pd e +Europa non si presenteranno insieme: previste due liste separate

Partito Democratico e +Europa si separano. Almeno alle prossime elezioni europee. I due segretari, Nicola Zingaretti e Benedetto Della Vedova, si sono incontrati oggi decidendo che i loro due partiti non si presenteranno insieme alle elezioni di maggio. Due liste distinte, quindi. Una che afferisce ai Socialisti europei – quella del Pd – e l’altra che farà parte dell’Alde, i liberali europei. Il segretario dem al termine dell’incontro parla di un “confronto utile” con +Europa, che è servito anche per condividere “lo spirito del manifesto Siamo europei’ contro chi questa Europa al vuole distruggere”. Non ci sarà quindi una lista unica “ma due liste aperte alla società, allargate alle forze migliori del mondo produttivo, dell'associazionismo e del mondo della cultura. Un battaglia che ci vedrà in forma distinta ma non come avversari. Io porterò la proposta all'assemblea di promuovere una lista del Pd aperta e di marchio europeista”.

Parla di grave errore Carlo Calenda, l’ex ministro che ha creato il manifesto Siamo europei: “+Europa ha definitivamente chiuso all’ipotesi di fare una lista unitaria anche dopo l’offerta del Pd di piena e paritetica visibilità dei loghi sotto un ombrello comune. Il fronte unitario delle forze europeiste non ci sarà. È un grave errore. Peccato”. Dopo l’incontro a parlare è anche Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa: “Abbiamo avuto un incontro franco e leale e abbiamo convenuto che ci riconosciamo in questo contesto in una battaglia in difesa della Unione Europea e in questo contesto ci riconosciamo nel manifesto promosso da Carlo Calenda”.

Ma la lista unica non ci sarà: “Abbiamo anche convenuto che verso le elezioni europee è bene presentarci agli elettori in modo distinto e, per quanto ci riguarda, la nostra partecipazione ad Alde è piena e il nostro obiettivo è di raccogliere il voto dei cittadini che a quella forza si rivolgono e che vogliono mantenere un profilo distinto dai Socialisti e Democratici. Da questo punto di vista, riconoscendo un percorso convergente, abbiamo ritenuto di mantenere nei confronti degli elettori un profilo distinto”.