Elezioni europee, Di Maio ai 5S: “Non è un mistero che lavoriamo più di Matteo Salvini”
"Questa è la prima volta che partecipo a Parole Guerriere ma chi ha partecipato mi ha raccontato di grandissime esperienze umane", ha esordito così il vicepremier e capo politico del M5s Luigi Di Maio alla sua prima apparizione ad un seminario ‘Parole Guerriere' che, da quando il M5s è entrato in Parlamento, è arrivato già alla suo ventesimo appuntamento e che da sempre è considerato una specie di Think Tank dell'ala ortodossa del M5s. "Chi è qui si aspetta risposte concrete sui temi affrontati da Jeremy Rifkin…. questioni affrontate da sempre sul blog di Beppe Grillo" ha aggiunto subito dopo, citando il teorico della terza rivoluzione industriale, ospite del convegno. "La terza rivoluzione industriale? Qualcuno parla ormai anche della quarta…", ha detto commentando l'intervento di Rifkin prima di iniziare il suo. Il sociologo è intervenuto con un messaggio video-registrato in cui ha parlato delle conseguenze antropologiche della nuova rivoluzione industriale e si è congratulato con il Movimento per il percorso dell'Italia e del Parlamento per andare verso una transizione energetica.
"Le sfide più difficili sono quelle che non si ottengono tutte e subito: quello di cui parliamo è un processo che abbiamo iniziato e che sopravviverà a questo governo", ha detto parlando del programma di transizione energetica del M5s. "È un'illusione pensare di recuperare 30 anni di un paese che sui temi dell'energia è sempre restato al palo", ha sottolineato.
Più tardi, in assemblea congiunta dei gruppi M5s di Camera e Senato, Di Maio ha lanciato una bordata al vicepremier Matteo Salvini: "Si lavorerà contemporaneamente per portare avanti gli impegni politici e quelli legati alla campagna delle Europee. Non è una novità o un mistero che qui lavoriamo più di Salvini", ha detto rispondendo a chi gli chiedeva notizie sull'organizzazione degli eventi del Movimento sui territori. Sabato alle 15:30 il vicepremier pentastellato presenterà le 5 donne capilista per le elezioni di maggio, al Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra a Roma. "Le elezioni europee non sono le nazionali. I capilista lo sono dal punto di vista della posizione non della probabilità di essere eletti perché c'è il meccanismo delle preferenze", ha spiegato Di Maio.
Sulle trasformazioni che il Movimento ha annunciato per le consultazioni amministrative ha aggiunto: "Qualsiasi apertura alle liste civiche avrà bisogno di tempo. Inoltre nei prossimi 10 giorni due parlamentari per regione dovranno sondare i territori e fare assemblee con attivisti. La prossima congiunta sarà dopo le assemblee regionali".
La Francia ieri ha bloccato la dichiarazione Ue in cui si chiedeva al generale Haftar di cessare dall'offensiva militare in Libia. Parigi avrebbe interrotto la procedura, proprio per il riferimento ad Haftar. Circostanza, quest'ultima, smentita oggi dal portavoce del ministero degli Esteri francese.Di Maio si è rivolto ai francesi: "Se fosse confermato sarebbe grave. Mi auguro, e lo dico con spirito propositivo, senza voler fare polemica, che Parigi spieghi quanto prima le sue intenzioni sulla Libia e chiarisca la sua posizione su Haftar. L'Italia è per la pace".