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Elezioni Europee, Borrelli (AVS): “Andrò in Europa per difendere il Sud e contro le mafie”

Lotta alle mafie ed alle ecomafie, e difesa dei fondi per il Mezzogiorno al centro del programma di Francesco Emilio Borrelli, candidato per AVS in Italia Meridionale alle prossime elezioni europee.
Intervista a Francesco Emilio Borrelli
Candidato AVS, Italia Merdionale,
A cura di Antonio Musella
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Francesco Emilio Borrelli è deputato per Alleanza Verdi e Sinistra ed è candidato nella circoscrizione dell'Italia Meridionale alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno. A Fanpage.it spiega le ragioni che lo hanno portato a questa candidatura e quello che sarà il suo impegno in Europa. Borrelli è noto per avere un rapporto strettissimo con il territorio che vive in maniera intensa, eletto nell'area metropolitana di Napoli, è diventato un simbolo mediatico della lotta contro criminali, truffatori e violenti, utilizzando tantissimo i social network.

Vedremo Francesco Emilio Borrelli dare la caccia ai "cialtroni" in Europa? Ci parli di questa candidatura

Di cialtroni in Europa ce ne sono proprio tanti. Dipende molto dai cittadini, la mia è una sfida, io sono stato abituato a confrontarmi con i cittadini con il consenso e dal confronto per strada, e la strada è faticosa, comporta applausi e anche pernacchie. Devi saperci stare per strada, devi saper rispondere, devi saper portare le argomentazioni per stare in mezzo alla gente. E' chiaro che se ti fai vedere solo per le elezioni ogni 5 anni, devi fare una campagna elettorale diversa da quella che faccio io. Io lo sto dicendo a tutti, non c'è nessuna differenza tra quello che facevo tutti i giorni prima della candidatura e oggi. Ho soltanto messo sui miei social il modo in cui mi possono votare i cittadini. Sostanzialmente i cittadini vedono farmi fare le stesse cose che faccio 365 giorni all'anno.

Lei ha un rapporto con il territorio fortissimo, un legame viscerale, un tratto che l'ha sempre contraddistinta, qual è il valore aggiunto che può portare in Europa?

La difesa dei nostri diritti. Io credo che il Ministro Fitto, l'ho detto in un question time pubblico, io credo che Fitto abbia tradito il mandato di Ministro del Sud e di uomo del Mezzogiorno. Noi dobbiamo difendere con l'Europa una delle cose più importanti, i fondi del PNRR e i fondi di coesione, che stanno spostando altrove. Ci sarà qualche motivo per cui questo ministro del Sud a parole viene amato dal centro destra soprattutto dai parlamentari del Veneto e della Lombardia?

Proprio su temi come l'energia e l'agricoltura, le differenze tra i vari schieramenti si dilatano. Quali sono le aspettative dei Verdi per la prossima legislatura europea?

L'idea profondamente diversa tra il trumpismo di destra e la cultura della next generation, della new green, è legata ad un elemento fondamentale, la visione di destra è: l'uomo è al centro di tutto, la natura gli animali, gli esseri umani più deboli no. Gli esseri umani più deboli possono essere anche i portatori di handicap, abbiamo visto questo "grande" generale, Vannacci cosa dice. Che grande uomo veramente, ogni volta che parla capisco perché molti militari provano il voltastomaco nei suoi confronti. Loro dominano tutto e se ne fregano che le prossime generazioni possano morire o avere danni, perché per il momento è loro e si prendono tutto, schiacciando ogni cosa che gli possa creare problemi. Il tema dei Verdi e degli ambientalisti a livello mondiale è che l'uomo deve vivere in equilibrio con la natura e con gli animali. Se il governo attuale e i sovranisti europei avessero letto lo studio della Oxford University fatto insieme alla Federico II, in questo studio sta scritto che per garantire i servizi essenziali nel nostro paese, dovremmo importare, questa è la parola, 250 mila stranieri in Italia per garantire i servizi essenziali. Questi ancora immaginano che se fanno gli incentivi le persone fanno più figli, ma le famiglie, al di là del lavoro, se vivono in una società in cui non sono felici, in cui la qualità della vita fa schifo, in cui i rapporti umani sono ridotti ad una corsa sfrenata. Questo non è pensare ad un paese moderno e del futuro. Questa è la nostra grande preoccupazione

Le mafie in Europa hanno allargato i loro tentacoli, soprattutto sui paesi di recente annessione, qual è il suo impegno rispetto a questo tema?

Io ho due idee molto chiare rispetto alla mia funzione, qualora fossi eletto in Europa: la prima è la difesa frontale dei fondi del Sud e il secondo è legato allo sviluppo delle mafie ed ecomafie in tutta Europa, che hanno delle radici. Noi abbiamo un radicamento, lo dico da vice presidente della commissione ecomafie, sto seguendo lo spostamento dei rifiuti speciali con una ramificazione delle mafie, in particolare, camorra, ndrangheta e mafia siciliana, in tutta Europa. Noi dovremo lavorare profondamente perché purtroppo la criminalità organizzata non si è solo radicata nel Nord Italia, ma si sta radicando in tutta Europa con rapporti anche con le altre mafie europee cercando di creare un'economia parallela. Io avrò una visione molto determinata ad affrontare questo tema che devo dire non è molto presente nel parlamento europeo, almeno nell'ultima legislatura, ed è una cosa che mi preoccupa.

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