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Elezioni politiche 2022

Elezioni, Conte apre a Letta: “Possibile un accordo di governo dopo il voto”

Conte non esclude un’alleanza post elettorale con il PD: “Ci può stare di lavorare con altre forze politiche”. Ma “le delusioni provate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti”.
A cura di Davide Falcioni
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Il Movimento 5 Stelle apre a un accordo di governo con il Partito Democratico, ma solo dopo il voto e a determinate condizioni politiche. Ad annunciarlo, intervistato da Lucia Annuniata a Mezz'ora in Più, è stato l'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo cui in prospettiva "ci può stare di lavorare con altre forze politiche". Ma "le delusioni provate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti, se ci siederemo a un tavolo avremo condizioni ancora più chiare del passato".

Conte: "Pensare di governare da soli è ambizione troppo elevata"

L'intesa che non è stata raggiunta dopo la caduta dell'esecutivo Draghi – soprattutto per volontà di Enrico Letta – potrebbe arrivare dopo il 25 settembre. Chi sperava in un possibile "campo largo", quindi, potrà augurarsi un possibile "ricongiungimento" post-elettorale. Alla giornalista che gli ha chiesto se si possa immaginare un futuro con il partito pentastellato e il Pd di nuovo assieme al governo, Conte ha specificato: "In politica pensare di governare da soli è un'ambizione molto elevata. Stiamo risalendo nei sondaggi – ha concluso – ma realizzare un monocolore M5s è improbabile".

Conte: "M5S molto più progressista del PD"

Per questo un possibile accordo potrebbe arrivare post voto- Conte ha voluto anche sottolineare che M5s è "molto più progressista del Pd, e lo ha dimostrato", poiché "i nostri pilastri sono chiari, sono principi non negoziabili. L'esperienza di questo ultimo governo – ha detto ancora – ha dimostrato che non siamo una forza come le altre".

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Parlando della questione del confronto tv del 22 settembre tra Letta e Meloni, Conte ha affermato: "È chiaro che siamo una forza politica scomoda, lo siamo sempre stati anche quando io non c'ero. Con me continua ad essere una forza politica scomoda e continuerà ad esserlo", e anche per il mancato invito al Meeting di Rimini ha polemicamente osservato che "non siamo potenti e non siamo accreditati per partecipare a un incontro dove sono stati invitati tutti i leader. Esiste una conventio ad excludendum, ce ne faremo una ragione".

Conte: "Con me la collocazione euro-atlantica non sarà mai in discussione"

Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi garantito che "la collocazione euro-atlantica non sarà mai in discussione con me, mai. Ho sempre detto che è il modo in cui stare a questi tavoli, che cambia. La mia sarà sempre una postura in cui tutelando l'interesse nazionale dà un apporto critico, cerco di indirizzare i processi decisionali, non di subirli".

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