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Elezioni Comunali Roma 2013: diretta dal palco di Alemanno

Il sindaco di Roma uscente lancia dal Colosseo l’ultimo messaggio ai suoi cittadini al fine di essere rieletto, in una sfida infuocata che significherà molto anche dal punto di vista nazionale. Al Colosseo anche Silvio Berlusconi.
A cura di Andrea Parrella
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Le comunali di Roma stanno diventando una battaglia significativa dal punto di vista politico, non solo per la capitale, ma anche sul piano nazionale, per intuire quale sia il reale seguito degli schieramenti vari, dei quali alcuni sono usciti dalle urne di febbraio con le ossa rotte, altri rinvigoriti. Questa sera i comizi dei rispettivi rappresentanti si svolgeranno nella capitale e Gianni Alemanno ha scelto la piazza antistante al Colosseo per dare un'ultima sferzata al fine di riconquistarsi l'elezione al secondo mandato. Da qualche giorno è montata la polemica motivata da una probabile chiusura anticipata al primo pomeriggio del sito archeologico più noto al mondo, così c'è stato chi ha titolato di un Alemanno abusivo per l'ultimo comizio. Per la verità, proprio nel pomeriggio, lo stesso primo cittadino uscente ha fatto sapere che l'orario d'apertura del Colosseo sarà regolare. Nello spicchio dietro l'arco di Costantino, non ai Fori Imperiali, questa la scelta furba di posizionamento dell'organizzazione del Pdl, che ha tentato di ridimensionare il peso di un'affluenza piuttosto ridotta.

L'attuale sindaco ha cominciato il suo comizio intorno alle 18.30, impostando il suo discorso sugli stessi temi sui quali ha fissato tutta la campagna elettorale, cominciata da più di un mese: il successo di Roma degli ultimi anni è stato quello di essere riuscita a mettere i conti a posto nonostante una caduta del 6% del pil nazionale.

Grazie a Berlusconi siamo riusciti ad evitare il dissesto. Abbiamo evitato che la Capitale italiana andasse ne dissesto. E lo abbiamo fatto in un momento in cui l'Italia ha perso il 6% di pil"

E poi successivamente la lotta alla criminalità e la guerra contro Equitalia, di cui Alemanno si attribuisce tutti i meriti: "Abbiamo levato l'Imu e cancellato equitalia da Roma, abbiamo dimostrato che la crescita è nelle nostre mani. È il momento di vincere di nuovo". Infine l'attacco all'avversario istituzionale, quello che sulla carta dovrebbe riuscire a creargli più problemi, anche se la geografia del voto non è così  prevedibile: si tratta chiaramente di Ignazio Marino, candidato del Pd, al quale Alemanno contesta di non essere un autoctono: "Chi non è di Roma non può governare Roma".

E' stato poi il turno di Silvio Berlusconi, che ha senza dubbio sfruttato questo comizio, oltre che per sponsorizzare la rielezione di Alemanno, ha sfruttato il trampolino di lancio per un discorso più generico sull'Imu e quella serie di temi attraverso i quali il Pdl sta sempre più tentando di assumere una figura decentrata rispetto ad un governo del quale, di fatto, fa parte: "L'Imu è un'imposta ingiusta e dannosa. Colpisce la casa che per noi è sacra. La casa è un diritto. L'Imu si è mangiata la tredicesima dei lavoratori. Ha colpito il mercato immobiliare che si ridotto di un terzo". E ancora, uno spot elettorale per il sindaco ancora in carica: "Stiamo lavorando in Parlamento per rivedere la Tares, per evitare che possa determinare un ulteriore aumento della pressione fiscale e un ulteriore avvitamento della spirale recessiva". Quindi un appello finale al pubblico, scarso, in piazza:

Vi siete tenuti liberi per festeggiare lunedì? E andate a convertire le genti

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