Elezioni comunali, poche donne e pochissimi giovani tra i candidati sindaco delle città italiane
Sono poche le donne e ancora meno i giovani tra i candidati sindaco delle elezioni amministrative 2021. È quanto emerge dal dossier elaborato dal ministero dell'Interno in vista del voto di domenica 3 e lunedì 4 ottobre. In particolare, i dati rivelano che se tra i candidati ai Consigli comunali delle varie città le donne sono il 41,7% del totale, la percentuale si abbassa notevolmente per le donne che aspirano all'incarico di primo cittadino. Su 2.855 candidati sindaco, le donne sono solo 535, pari a meno di un quinto del totale. La differenza in termini numerici tra le donne che puntano ai seggi dell'assemblea cittadina e quelle che mirano al primo incarico in città, ha un motivo semplice ed è dovuto al fatto che è la stessa legge a stabilire che nelle liste dei Comuni con più di 5mila abitanti debba essere garantita la rappresentanza di entrambi i sessi. L'art. 71, comma 3-bis, del Testo unico degli enti locali prevede che:
Nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Nelle medesime liste, nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati
Poche donne candidate nelle grandi città, ancora meno i giovani
Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste sono le sei grandi città chiamate al voto. In totale, in questi capoluoghi di Regione sono 73 i candidati alla poltrona di sindaco. Solo 18 però sono donne e tra queste sono solo quattro quelle che possono portare a casa un numero apprezzabile di voti come la sindaca uscente Virginia Raggi a Roma, Valentina Sganga a Torino, Layla Pavone a Milano e Alessandra Richetti a Trieste. Tutte, peraltro, del Movimento 5 Stelle. Le altre colleghe, invece, nelle grandi città sono a guida di liste e di partiti minori.
Anche la percentuale di candidati sindaco giovani non è così elevata secondo i dati del Viminale. Il ministero, infatti, ha elaborato una stima calcolando che su 145 candidati nei 17 comuni capoluogo delle Regioni a statuto ordinario, solo 9 hanno meno di 35 anni e sono 26 quelli di età compresa tra i 36 e i 45 anni. Tutti gli altri, pari al 75% dei candidati, sono over 46 e molti di loro hanno più di 64 anni.