Elezioni comunali Napoli 2011: Berlusconi e le sue promesse ai napoletani

Stop agli abbattimenti delle case abusive fino a dicembre e stop al pagamento della Tarsu fino a quando continuerà ad esserci immondizia per le strade. Nel comizio di ieri a Napoli, Silvio Berlusconi non ha lesinato promesse per i napoletani. Il capoluogo campano rappresenta un banco di prova importantissimo di queste elezioni amministrative ed era prevedibile che il leader del Pdl gettasse un amo del genere agli elettori campani. Le demolizioni di costruzioni abusive previste in Italia, secondo dati forniti dallo stesso Berlusconi, sarebbero circa 100mila, il 75% delle quali riguarderebbe esclusivamente Napoli e provincia. Si può quindi ben capire la portata della promessa di non abbattere tali costruzioni, una promessa che il Cavaliere cercherà di mantenere nonostante i dubbi di Bossi e della Lega Nord.
Nel pieno rispetto della sua consolidata strategia comunicativa, Berlusconi ha attaccato pesantemente l'avversario di turno, in questo caso il sindaco uscente di Napoli Rosa Russo Iervolino, per poi spendere parole mielose per Lettieri, candidato a sindaco del Popolo della Libertà. Berlusconi ritiene la Iervolino responsabile dell'emergenza rifiuti che sta ancora tormentando Napoli. Di riflesso le accuse del caso sono dirette al Pd, il partito del sindaco uscente. Ecco quanto sottolineato dal Cavaliere:
È una vergogna votare il Pd. Visto come hanno ridotto Napoli è davvero impossibile sostenere la sinistra. Ho lasciato la città pulita e l'ho ritrovata sporchissima. L'unico impegno che chiesi all'amministrazione comunale di Napoli era quello di portare la differenziata al 35% invece la signora Iervolino non è riuscita a raggiungere che il 17.
Per Berlusconi l'alternativa alla "sinistra" c'è ed ha il nome di Gianni Lettieri: "Ci vuole una scopa nuova che scopi bene– ha detto il Presidente del Consiglio-; Lettieri si sacrifica per la sua città, lascia le sue imprese per servire l'amministrazione. Dite ai vostri amici, ai vostri parenti di andare a votare e farlo per lui". Insomma, gli ultimi colpi di una campagna elettorale all'insegna delle accuse sono stati sparati; adesso la parola passa agli elettori che decideranno se credere o meno alla parole di Berlusconi.