Come molto probabilmente saprete il voto del 15 e 16 maggio riguarderà gli elettori di alcuni fra i Comuni italiani più popolosi, nonchè di un gran numero di province, chiamati alle urne per rinnovare Consigli Comunali e Provinciali. Una tornata elettorale che si preannuncia estremamente interessante, anche perchè il dato che uscirà dalle urne rischia di essere estremamente indicativo dello "stato di salute" della compagine di Governo e soprattutto del consenso goduto nel Paese dal Presidente del Consiglio, investito dal caso Ruby e atteso dal giudizio immediato per le accuse di concussione e prostituzione minorile.
Ma non solo, dal momento che per la prima volta entreranno in vigore le nuove norme in materia di "contenimento delle spese degli enti locali che hanno disposto la graduale riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, comunali e provinciali". Infatti, proprio questa mattina il Dipartimento per gli affari interni e territoriali ha diramato una circolare a tutti i prefetti con allegate tabelle riepilogative ad cui emerge, come del resto previsto, che le riduzioni apportate (con arrotondamento all'unità superiore non deve contare il sindaco e il presidente della provincia) sono nell'ordine del 20%, atte salve per questo caso specifico le modifiche apportate in sede di conversione del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225 comunemente denominato Mille proroghe (fonte interno.it). Nel dettaglio il riepilogo dunque:
Una riduzione che dunque renderà prevedibilmente durissima anche la battaglia per le preferenze all'interno di ogni lista e certamente aggiungerà "pepe" ad una campagna elettorale che si annuncia estremamente tesa e prevedibilmente intensa. Ovviamente sempre in attesa di conoscere le liste definitive dei candidati che verranno depositate nelle prossime settimane e che vedono ancora numerose incognite anche per quanto riguarda la scelta dei contendenti alla carica di Sindaco nelle grandi città (con il caso napoletano che resta davvero eclatante.