Elezioni comunali, domani si vota in 6 grandi città: da Roma a Torino, chi sono i candidati sindaco
Si avvicina la tornata elettorale delle elezioni comunali per 1.157 Comuni italiani che domani 3 ottobre e domenica 4 dovranno eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. Una campagna elettorale partita in primavera in vista del voto slittato in autunno a causa del permanere dello stato di emergenza sanitaria e che, dall'esito nelle grandi città, rivelerà quali saranno i nuovi rapporti di forza tra i partiti sullo scenario nazionale. Sono sei, infatti, i capoluoghi di Regione al voto tra cui anche la capitale. I risultati di Roma sono i più attesi, ma anche quelli di Milano, Torino, Bologna, Trieste e Napoli saranno decisivi, non solo per decretare chi può vantare la leadership nella coalizione di centrodestra, che corre unita ovunque, ma anche per rafforzare o meno la sinergia tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che non in tutte le città sono riusciti a raggiungere un'intesa per le amministrative. Per analizzarne il rapporto, sarà cruciale l'eventuale turno di ballottaggio. Vediamo chi sono i candidati sindaco nelle grandi città e quali sono le previsioni in base agli ultimi sondaggi.
I candidati sindaco di Roma
La guida del Campidoglio è quella più contesa dai partiti. A Roma, in totale, sono in 22 a candidarsi sindaco, ma la partita si giocherà tutta tra l'uscente prima cittadina Virginia Raggi, il candidato del centrodestra Enrico Michetti, l'ex ministro dem Roberto Gualtieri e il leader di Azione Carlo Calenda. Gli ultimi sondaggi disponibili davano Michetti in testa al primo turno, seguito da Gualtieri e da Raggi e Calenda che si contendono il terzo posto. Se a Roma le percentuali dovessero essere confermate, sarà inevitabile il ballottaggio che il 17 e 18 ottobre vedrà sfidarsi i due candidati che avranno ottenuto più voti al primo turno. Sempre secondo i sondaggi, i favoriti per il ballottaggio sarebbero Enrico Michetti per il centrodestra e Roberto Gualtieri per il centrosinistra e al secondo turno la percentuale delle preferenze potrebbe variare sensibilmente considerando che Gualtieri è dato per favorito in un eventuale testa a testa con Michetti. Ago della bilancia sarebbe il supporto della pentastellata Raggi e di Calenda, quest'ultimo supportato anche da ItaliaViva.
Chi vincerà le elezioni a Milano
Sono tredici i candidati alla carica di primo cittadino nella città di Milano. Anche qui ci riprova il sindaco uscente di centrosinistra Beppe Sala che alle urne dovrà confrontarsi con Luca Bernardo, esponente civico scelto dal centrodestra per tentare la vittoria. Il Movimento 5 Stelle, invece, punta su Layla Pavone scegliendo di correre senza nessuna alleanza. Sia a Roma che a Milano, dunque, i due partiti di governo non sono riusciti a riproporre l'intesa nazionale che al secondo turno potrebbe concretizzarsi più facilmente a Milano che nella capitale. I sondaggi realizzati sulla competizione milanese però lasciano poco margine all'ipotesi di ballottaggio, con la previsione di una vittoria al primo turno del sindaco uscente Beppe Sala, seguito da Bernardo e solo dopo da Pavone, la candidata individuata da Giuseppe Conte per rilanciare il Movimento nella città del Duomo.
Le elezioni a Torino e l'asse PD-M5S
Anche a Torino il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico non hanno raggiunto intese su una candidatura comune dopo il mandato della pentastellata Chiara Appendino. Qui il ballottaggio è dato per scontato e a contendersi l'accesso al secondo turno sarebbero ancora una volta il centrodestra con Paolo Damilano e il centrosinistra con Stefano Lo Russo. Il primo, in particolar modo, godrebbe di un leggero vantaggio sul secondo già al primo turno, ma secondo i sondaggi la situazione potrebbe invertirsi al ballottaggio a favore di Lo Russo. In caso di secondo turno, infatti, c'è da mettere in conto l'appoggio del Movimento 5 Stelle che a Torino ha candidato la consigliera uscente Valentina Sganga.
I candidati sindaco a Napoli e cosa dicono i sondaggi
Dopo due mandati consecutivi per il sindaco uscente Luigi De Magistris, Napoli si prepara ad eleggere il suo successore. Nel capoluogo partenopeo sono in sette a provarci, ma a contendersi la vittoria saranno Gaetano Manfredi per il centrosinistra e Catello Maresca per il centrodestra. A Napoli, a differenza delle precedenti città, l'intesa tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico è stata raggiunta sul nome di Manfredi. L'ex ministro dell'Università del secondo governo Conte sarebbe dato per favorito già al primo turno, potendo vantare un netto vantaggio sull'avversario Maresca che non esclude però l'ipotesi di ballottaggio in cui comunque l'alleanza tra PD e M5S sarebbe tutta a vantaggio di Manfredi.
Le elezioni comunali a Bologna
Anche a Bologna il sindaco uscente Virginio Merola è al suo secondo mandato. Qui sono otto, in totale, i candidati alla carica di primo cittadino. Il centrosinistra tenterà di non perdere la guida del capoluogo emiliano scommettendo sulla candidatura di Matteo Lepore, sostenuto da un'ampia coalizione e avvantaggiato dall'intesa raggiunta tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il centrodestra, invece, punta sul civico Fabio Battistini a cui però i sondaggi non attribuiscono molte possibilità di vittoria. Lepore, infatti, sfiorerebbe il 60% di voti già al primo turno escludendo che a Bologna ci possa essere un ballottaggio.
Le amministrative a Trieste
Sono in 10 a sfidarsi alle elezioni comunali di Trieste. Tra i candidati c'è anche il sindaco uscente Roberto Dipiazza che si ripresenta alla competizione elettorale triestina sostenuto da una coalizione di centrodestra. Francesco Russo, invece, è il candidato del centrosinistra sostenuta da Partito Democratico e Italia Viva, ma non dal Movimento 5 Stelle che si candida con la presidente uscente della sesta circoscrizione della città, Alessandra Richetti. I sondaggi danno Dipiazza in testa sul suo sfidante diretto Francesco Russo, ma il vantaggio (che oscillerebbe tra il 47% e il 51%) potrebbe non essere sufficiente ad evitare il ballottaggio. In questo caso, come altrove, potrebbe essere decisivo il sostegno del Movimento 5 Stelle al secondo turno.