Elezioni comunali di Verona: corsa a 3 tra Tosi, Bertucco e Castelletti
C'è grande curiosità per l'esito delle elezioni comunali di Verona. Il mandato del sindaco Flavio Tosi (Lega nord) è in scadenza e il 6 e 7 maggio prossimi gli elettori della città veneta saranno chiamati a rinnovargli la fiducia o a consegnare l'ambita fascia tricolore a qualcun altro. Il sindaco leghista dovrà vedersela non solo col candidato del centrosinistra Michele Bertucco, ma anche con quello del centrodestra Luigi Castelletti. Confermato quindi lo strappo tra Lega e Pdl: i due partiti, a causa delle posizioni divergenti sul governo Monti, correranno separatamente. Tra i candidati figurano anche Gianni Benciolini del Movimento 5 stelle e Patrizia Badii della lista autonomista "Veneto stato".
Tosi cerca la riconferma– L'uomo da battere alle prossime elezioni amministrative è senza dubbio il leghista Flavio Tosi. Il sindaco uscente arriva all'appuntamento dopo un lungo braccio di ferro coi vertici del suo partito, inizialmente contrari alla richiesta di una "lista Tosi". I battibecchi non sono certo mancati in via Bellerio, tanto che Bossi era arrivato a minacciare l'espulsione di Tosi dal partito. Poi l'intesa che, di fatto, ha dato ragione al sindaco uscente, che, alle elezioni di maggio, potrà contare sull'appoggio complessivo di 7 liste, quella della Lega Nord e 6 liste civiche: la lista civica "Civica per Verona – Tosi sindaco", composta dai suoi più stretti collaboratori; la lista Giovani; quella dei Pensionati; la lista civica Fratta Pasini; la lista "Verona è Vita"; quella di "Alleanza per Verona", che, come è possibile intuire dal nome, nasconde una lista composta da alcuni esponenti dell'Api di Rutelli. A favore di Tosi si schiereranno anche alcuni esponenti del Pdl locale, incuranti delle disposizioni che arrivano dall'alto. Un atteggiamento che ha mandato su tutte le furie il segretario nazionale Angelino Alfano, che ha disposto la sospensione di 14 dirigenti del Pdl locale.
E' Michele Bertucco il candidato del centrosinistra- Le primarie del centrosinistra hanno fatto registrare la vittoria del 48enne Michele Bertucco, dipendente di banca, già presidente di Legambiente Verona e oggi alla guida regionale dell'associazione ambientalista. Bertucco- sostenuto dal Pd, ma appoggiato anche da Sinistra Ecologia Libertà, Federazione della Sinistra e Psi- ha portato a casa 2.824 preferenze, pari al 57,75% dei voti validi. Dietro di lui Mario Allegri col 34,72% ( 1.698 voti) e, molto più staccato, Antonio Borghesi col 7,53% (368 voti). Per la prima volta nella città di Verona un candidato a sindaco è stato scelto usando lo strumento delle primarie.
Castelletti e le speranze del centrodestra- L'uomo del centrodestra sarà Luigi Castelletti, 57 anni, avvocato, vicepresidente vicario di Unicredit e già presidente di Veronafiere. La candidatura di Castelletti, come ha sottolineato il coordinatore cittadino Davide Bendinelli, è la conclusione di "un percorso per l'individuazione di una candidatura credibile che rappresenti sia la politica che la società civile nel modo più adeguato possibile" (larena.it). Castelletti potrà contare sull'appoggio del Popolo della Libertà, dell'Udc e di Futuro e Libertà.