Elezioni Comunali del 5 giugno 2016: la guida completa
Domenica 5 giugno si svolgeranno le elezioni amministrative in 1371 comuni del paese: 13,4 milioni di cittadini maggiorenni italiani sono chiamati alle urne per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. I seggi saranno aperti dalle 7:00 alle 23:00. Qualora si dovesse andare al ballottaggio, si voterà nuovamente il 19 giugno. Tra i Comuni al voto ci sono anche ventisei capoluoghi di regione o provincia, tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari. Ecco la nostra guida alle elezioni.
Dove e quando si vota
Si vota domenica 5 giugno dalle 7 del mattino alle 23 in 1371 comuni: 7 capoluoghi di regione, 25 capoluoghi di provincia e 149 Comuni con più di 15mila abitanti. In molti di questi si eleggerà non solo il nuovo sindaco e il Consiglio comunale ma anche i presidenti e i rappresentanti dei consigli di zona (municipio, municipalità, quartiere, circoscrizione). Si è già votato lo scorso 8 maggio in venti comuni del Trentino Alto-Adige – tra cui 16 di quelli istituiti nel 2016. Il 22 maggio a Bolzano e Ville d'Anaunia, quindi, si tornerà alle urne per il ballottaggio. In Valle d'Aosta, invece, si è votato il 15 maggio nel solo paese di Ayas.
Come si vota
Nei comuni con più di 15mila abitanti si può votare in tre modi: tracciando una X solo sul simbolo di una lista e assegnando così la propria preferenza sia al candidato sindaco da questa appoggiato che alla lista dei candidati consiglieri; oppure tracciando un segno solo sul candidato sindaco, attribuendo in questo caso il voto solo al candidato sindaco; o, infine, esprimendo il cosiddetto "voto disgiunto": in questo caso si può tracciare una x sul candidato sindaco prescelto e un'altra su una lista a lui non collegata.
Il sistema è a doppio turno proporzionale. Ciò significa che risulta vincitore il candidato che ha raggiunto il 50 per cento più uno delle preferenze. In caso contrario, vanno al ballottaggio coloro che hanno ottenuto più voti: al secondo turno viene eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Questi vengono espressi su una sola scheda sulla quale vengono ripartiti i nomi degli aspiranti sindaci e, a fianco, il simbolo o i simboli delle liste che li appoggiano. Per quanto riguarda la composizione del Consiglio, la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto sindaco ottengono automaticamente il 60 per cento dei seggi. Quelli restanti vengono divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Queste stesse regole valgono anche per i comuni con più 10 mila abitanti in Sicilia.
Nei comuni con meno di 15mila abitanti, invece, si vota con una sola scheda dove sono presenti i nomi dei candidati alla carica di sindaco e delle liste che li appoggiano. In questo caso, esprimendo la propria preferenza per un aspirante primo cittadino, si vota automaticamente anche la lista che lo sostiene. Si procede al ballottaggio se nessuno dei candidati ha raggiunto al primo turno il 50 per cento dei voti. Alla lista del candidato sindaco eletto vanno i due terzi dei seggi disponibili, mentre i restanti vengono suddivisi proporzionalmente tra le altre liste.
Chi può votare
Possono votare tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia iscritti nelle liste elettorali. Per quanto riguarda gli italiani all'estero, per le elezioni amministrative, come sottolineato sul sito ufficiale del Ministero dell'Interno, non è previsto il voto per corrispondenza. I cittadini residenti in un altro paese possono votare alle elezioni solo venendo in Italia a votare presso il comune di iscrizione nelle liste elettorali.
La legge italiana non prevede la possibilità per chi lavora in Italia in un comune diverso da quello di residenza di esprimere il proprio voto in quel comune per le elezioni amministrative. Anche in questo caso, bisognerà recarsi nel comune di iscrizione nelle liste elettorali.
Quali documenti presentare per votare
Il seggio d'appartenenza è indicato sulla tessera elettorale. Oltre a quest'ultima, per votare è necessario presentare uno dei seguenti documenti:
- carta d'identità o altro documento di riconoscimento munito di fotografia;
- tessera di riconoscimento rilasciata dall'Unione nazionale ufficiali in congedo in Italia, sempre munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
- tessera di riconoscimento di appartenenza ad un ordine professionale.
Quando e dove si rinnova la tessera elettorale
Viene rilasciata dall'ufficio elettorale del comune di residenza ed è valida fino all'esaurimento dei 18 spazi a disposizione che certificano l'avvenuta partecipazione al voto. Quando ciò avviene, bisogna procedere al rinnovo, rivolgendosi agli uffici elettorali del comune di residenza, che resteranno aperti dalle ore 9:00 alle ore 18:00 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7:00 alle ore 23:00. In caso di smarrimento, l'elettore potrà richiedere il duplicato sempre presso l'ufficio elettorale comunale, insieme alla domanda corredata da una dichiarazione di smarrimento, o da denuncia all'Autorità di Pubblica Sicurezza.