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Elezioni Comunali, a Reggio Calabria Falcomatà sindaco

L’esponente del centrosinistra stravince la sfida alle elezioni comunali di Reggio Calabria.
A cura di Antonio Palma
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Il comune di Reggio Calabria torna al centrosinistra. Giuseppe Falcomatà infatti è stato eletto sindaco di Reggio Calabria al primo turno delle elezioni comunali nel capoluogo calabrese. Il risultato finale delle consultazioni elettorali di ieri si saprà solo in tarda mattinata visto che lo spoglio è andato molto a rilento, ma la vittoria Falcomatà junior, figlio dell'ex sindaco Italo, è stata straripante. Alla fine la percentuale di consensi per il neo sindaco potrebbe attestarsi addirittura intorno al 60%. L’esponente del centrosinistra infatti ha staccato di quasi trenta punti percentuali il candidato del centro destra, Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria. Giuseppe Falcomatà era appoggiato oltre che dal suo partito, il Pd, anche da Sel, Psi e alcune liste civiche per un totale di undici liste. Dattola  invece era in corsa per Fi, Ncd e Fdi. Si prospetta un flop invece per il candidato del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Giordano, attestato intorno al 2% delle preferenze e superato dagli altri candidati in lizza, Aurelio Chizzoniti, Paolo Ferrara e Giuseppe Musarella.

Bassa affluenza alle urne

Dopo due anni di commissariamento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni mafiose regigo Calabria dunque torna ad avere un Sindaco eletto dai cittadini che dovrà soprattutto riacquistare la fiducia dei suoi concittadini. Alle elezioni comunali di Reggio Calabria infatti si sono recati alle urne solo il 64,93% degli aventi diritto, una percentuale nettamente inferiore a quelle delle amministrative del 201, addirittura di dieci punti percentuali di affluenza in meno.

Elezioni comunali a San Cipriano D'Aversa

A San Cipriano D'Aversa in provincia di Caserta, l'altro comune al voto ieri per queste elezioni comunali, in testa c'è Vincenzo Caterino per la lista San Cipriano che vorrei, mentre al secondo posto, ma distanziata, Margherita Iovine. Anche il comune casertano era stato chiamato alle rune dopo un commissariamento per infiltrazioni camorristiche. Lo scioglimento del comune, limitrofo a Casal di Principe, è avvenuto in seguito all’arresto del sindaco Enrico Martinelli, finito in carcere nel 2012 con l'accusa di aver qavuto rapporti stretti con i clan locali

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