Elezioni comunali 2016: prende zero voti, ma diventa lo stesso consigliere
Non è stato votato da nessuno alle ultime elezioni amministrative. 0 preferenze. Eppure Simone Bottega, candidato con Forza Nuova, nel piccolo Comune di Portobuffolé, nel Trevigiano (600 abitanti), è stato eletto consigliere. Come è possibile? Il motivo, spiega La Stampa, è legato ad una legge per le amministrazioni sotto i 15mila abitanti (come, appunto, Portobuffolé), che prevede che due terzi dei seggi vadano alla lista vincente e il terzo rimanente sia suddiviso tra le liste di minoranza, senza soglie di sbarramento. Appunto quanto successo nel comune di Bottega, dove peraltro non è nemmeno residente.
Il paesino veneto continuerà ad essere guidato da una lista – "Viviamo Portobuffolè" – con a capo Andrea Susana, riconfermato sindaco, scelto da 324 elettori su431 votanti. L'unica lista alternativa era appunto quella di Forza Nuova che ha dovuto accontentarsi di 46 preferenze, ha maturato il diritto di eleggere 3 consiglieri. Il primo era il candidato sindaco Giorgio Peccarisi (che ha ottenuto 45 voti), il secondo è Jennipher Gola (un voto), mentre il terzo è proprio Bottega: zero voti, ma da un paio di giorni con una fascia di consigliere comunale. Come lui, altri sette candidati non riusciti a segnare neanche una crocetta sulla loro personale scheda-voto (Matteo Pasqualato, Massimiliano Signoretti, Andrea Peracin, Mattia Rizzetto, Alessandro Stellin Giuseppe Guarnieri e Mattia Tonon). Bottega però era capolista, quindi ce l’ha fatta. “Ora dobbiamo dimostrare di dare un’alternativa politica credibile alla città. Mi impegnerò, insieme a Simone e Matteo, a costruire un’opposizione costruttiva, che non sia di solo intralcio al sindaco ma che invece porti a risultati concreti” è stato il primo commento del capo dell’opposizione, Peccarisi. Da parte sua Bottega non ha invece rilasciato commenti.
