Elezioni comunali 2013: vince l’astensionismo. I dati definitivi sull’affluenza
Sette milioni chiamati alle urne per queste comunali 2013, ma in tanti, molti di più di quanto si prevedesse, hanno deciso di disertarle: quasi 4 italiani su dieci. 62,38%, è il dato nazionale. Ma il crollo è ben rappresentato dai risultati che arrivano dalla Capitale. Secondo i risultati sull'affluenza pubblicati sul sito del Ministero dell'Interno, a Roma sono addirittura 20 i punti percentuali di differenza rispetto alla precedente tornata elettorale amministrativa: l'affluenza è di poco inferiore al 53% contro il 73,66% del 2008. Secondo il Codacons, l’alto livello di astensionismo a Roma sarebbe da attribuirsi all’atteso derby di Coppa Italia: "Il crollo dell'affluenza alle urne a Roma, che ha toccato quota -20% rispetto alle precedenti elezioni comunali, è da attribuire alla concomitanza del derby Roma-Lazio". Di tutt’altro avviso il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, Marcello De Vito, che commenta così i dati: "Un'astensione così alta vuol dire che c'è molta delusione, bisogna vedere quali sono le cause. Certo, non il derby… Non so dire se ci favorirà". Male anche a Pisa: l'affluenza definitiva è del 55.70%, (-22,7 rispetto alle Politiche 2013, -24,2 rispetto alle Comunali 2008. Così Brescia (65,54% rispetto all'84,90% della precedente tornata) e Ancona (58,18% contro il precedente 73,19%). E ancora Sondrio (59,56% contro il precedente 79,77%) e Vicenza (62,99% vs. 81,14% delle ultime comunali). Mantiene Siena, dove il calo è stato "solo" di 8 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni. 68,39% contro l'ultimo 76,64%. Tengono anche i comuni calabresi (Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia).