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Elezioni, Boldrini: “Voglio sfidare Salvini a casa sua, nel collegio uninominale di Milano”

Laura Boldrini lancia la sfida elettorale a Matteo Salvini dicendo di volerlo sfidare a casa sua, nel collegio uninominale di Milano. Ma prima, precisa la presidente della Camera, “deve capire che le donne non sono bambole gonfiabili e che le case chiuse non c’entrano con l’amore, io sono per la repressione totale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La presidente della Camera Laura Boldrini vuole sfidare Matteo Salvini nel collegio uninominale di Milano alle prossime elezioni politiche. La Boldrini non anticipa però quale sarà il suo effettivo destino alle urne: “Dove mi candido? Quando sarà ufficiale si saprà, ormai è questione di giorni”. Le ipotesi circolate in questi giorni sono due: una sfida contro Minniti a Pesaro o quella a Milano 1 contro Bonino e il segretario della Lega. Quale preferisce tra le due Laura Boldrini? “Mi piacerebbero tutti e due – risponde ospite alla trasmissione ‘Un giorno da pecora’ su Radio 1 – ma Salvini dice che mi vuole sfidare e allora non c’è niente di meglio che andare a casa sua a sfidarlo”.

Boldrini però precisa: “Prima di sfidarmi Salvini deve capire un po' di cose: che le donne non sono bambole gonfiabili o che le case chiuse non c'entrano con l'amore. Lui dice che l'amore fa bene? Ma bisogna distinguere tra amore e sesso a pagamento”. L’esponente di Liberi e Uguali fa riferimento alla proposta di Salvini di aprire le case chiuse: “Io sono per la repressione totale, vorrei tolleranza zero verso chi sfrutta le ragazze riducendole in schiavitù”.

L’attacco della Boldrini a Salvini prosegue: “È dagli anni ’90 che è in politica, penso abbia fatto solo politica e non altro in vita sua. In tutto questo tempo non ho capito cosa abbia portato di buono al Paese. Parla di ruspe, va nei campi rom e genera confusione e poi non succede niente. A lui non interessa la soluzione dei problemi, altrimenti di che parlerebbe? Se gli togli la migrazione contro chi si scaglierebbe?”.

La presidente della Camera non parla solo del leader della Lega, ma si sofferma anche su Silvio Berlusconi e sulla sua concezione della donna: “Credo che questo tema sia un nervo scoperto per lui. Ne abbiamo viste in questi anni sul suo rapporto con le donne, dopo le olgettine e il bunga bunga non dovrebbe proprio parlare di donne".

Boldrini boccia Di Maio candidato premier

Luigi Di Maio non è in grado di fare il presidente del Consiglio, secondo Boldrini. “Se al presidente del Consiglio si richiede esperienza o un curriculum articolato, allora non è questo il caso. Se invece si chiede una persona che non ha un trascorso perché si pensa che questo possa dare frutti mirabolanti…”, ironizza la presidente della Camera sostenendo che Di Maio “non ha proprio la formazione, l’esperienza, la conoscenza: non ha lo standard”.

Il sogno della Boldrini: LeU al 15% alle politiche

“Arrivare a un numero a due cifre sarebbe un sogno” per Liberi e Uguali, secondo il parere della Boldrini. L’auspicio è quello di “raggiungere il 15%” dei voti: “È un sogno – commenta – ma i sogni si possono raggiungere”. “Siamo ambiziosi – spiega ancora – perché crediamo ci siano tante persone che credono nei valori di una società più giusta e sono delusi dal Pd e che hanno votato per protesta M5s o non hanno votato”.

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