Elezioni, Boldrini contro Salvini in confronto tv: “Migranti sono sue galline dalle uova d’oro”
Un confronto-scontro in tv tra Laura Boldrini e Matteo Salvini: il primo di questa campagna elettorale e forse anche l’ultimo, andato in onda su La7, a Otto e Mezzo. Argomento principale i migranti, ma anche la violenza sulle donne e il lavoro della Boldrini come presidente della Camera che ha portato in studio anche alcuni cartelli – con scritti vari hashtag riguardanti Salvini – in studio. Al centro del confronto tra i due soprattutto i recenti fatti di Macerata. Boldrini definisce quello di Luca Traini “un atto terroristico e razzista”. E spiega: “Non è colpa di Salvini, ma lei – dice riferendosi al leader del Carroccio e ricordando che Traini era candidato con la Lega – non si è accorto di questo signore della Lega. Vuole portare sicurezza ma non sa neanche chi ha in casa, lei lo ha tenuto dentro. E poi Traini è mosso dall’odio che Salvini da anni va fomentando”.
Salvini risponde alla Boldrini semplicemente chiedendo: “Sono uno psichiatra?”. E aggiunge: “Io non fomento odio, io i problemi li risolvo applicando la legge, non picchiando nessuno”. Ma la presidente della Camera attacca ancora: “Se non ci fossero i migranti in Italia la carriera politica di Salvini su cosa si baserebbe? Deve ringraziare i migranti, sono la sua gallina dalle uova d'oro”.
Da qui la discussione si sposta sul lavoro della Camera in questi anni. “In cinque anni – attacca il leader della Lega – il Parlamento si è occupato di Ius Soli ma non ha mosso un dito per i terremotati, per i disoccupati italiani, per me questo è una forma di razzismo”. Arriva subito la replica della Boldrini: “Ho fatto risparmiare allo stato 350 milioni di euro, di cui 47 mandati ai terremotati e quest’anno altri 80 milioni. La Camera non li ha dimenticati i terremotati, in nessuna forma. A lei però sfugge che io non sono mai stata in maggioranza, io sono una presidente che non può rispondere di questo governo”.
Lo scontro sui migranti continua sull’espulsione dei clandestini, sostenuta da Salvini ma che – come spiega la Boldrini – non è realizzabile senza accordi con i paesi di provenienza. La presidente della Camera afferma: “Io ho lavorato per 15 anni su queste cose, mi deve spiegare come lo fa. O si crea un’isola e si mandano tutti gli irregolari o gli altri paesi non accettano persone senza documenti. Parli con Maroni, vada da lui che glielo spiega” quanto sia difficile procedere con i rimpatri.
Salvini si scusa per la bambola gonfiabile usata durante una manifestazione per rappresentare la Boldrini: “Mi dolgo e mi pento”, dice. Ma rivendica di aver messo le donne in primo piano scegliendo “come candidata Giulia Bongiorno grazie a cui è reato in Italia lo stalking”. La Boldrini replica ironizzando e parlando di stupratori: “Li voglio tutti a casa mia, se no come fanno i sindaci della Lega a dire che devono venire tutti a casa mia”, afferma facendo riferimento agli auguri ricevuti da un sindaco di essere stuprata.
Il confronto-scontro televisivo si chiude con un augurio che ognuno dei due candidati rivolge all’altro. Salvini augura alla Boldrini di “raccogliere quello che ha seminato, lo dico con serenità, mi riferisco a tutti i voti che gli italiani riterranno di darle”. L’augurio della presidente della Camera per il leader del Carroccio è di “liberarsi dall’ossessione dei migranti, di occuparsi degli italiani perché finora li ha trascurati parlando solo di migranti”.