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Elezioni amministrative: si va verso la scelta del 5 giugno

Lo anticipa il ministro dell’Interno Angelino Alfano: probabile che si voti il 5 giugno per le elezioni amministrative.
A cura di Redazione
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Come noto, il 17 aprile si terrà il cosiddetto referendum sulle trivelle, con i cittadini che saranno chiamati a esprimersi in merito al rinnovo automatico delle concessioni per le trivellazioni entro le 12 miglia marine. C’è invece ancora in sospeso la questione della data di convocazione delle elezioni comunali, che interesseranno alcune fra le maggiori città italiane. Si tratta di un test fondamentale, proprio perché si rinnoveranno le amministrazioni comunali di città come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari, Ravenna, Salerno e certamente ci saranno ricadute importanti sull’intero sistema politico italiano.

La data scelta dovrebbe essere il 5 giugno, mentre l'eventuale turno di ballottaggio si terrà il 19 giugno. Ad anticiparlo è il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Aspetto il rientro di Renzi dalla missione negli Stati uniti per valutare la data, io proporrò quella del 5 giugno”. A chi fa notare la vicinanza con la festa nazionale del 2 giugno, il leader del Nuovo Centro Destra ribatte: “Il 2 giugno è giovedì. Non credo che milioni e milioni di italiani non andranno a votare perché fanno una vacanza con cinque pernottamenti. Altro che ponte, sarebbe una vacanza per super-ricchi, sarebbe la proclamazione definitiva dell'uscita dell'Italia dalla crisi”.

Da tempo si discute sull’opportunità di andare al voto in concomitanza dei cosiddetti “ponti”, ovvero delle festività che cadono a poca distanza dai week end e che dunque favoriscono le cosiddette gite fuori porta degli italiani.

E duro è stato il commento di esponenti dell’opposizione, che ipotizzano che il Governo abbia scelto tale data proprio per limitare la partecipazione al voto degli italiani. Attacca Giorgia Meloni: “La data del 5 giugno è infame perché cade nel mezzo di un ponte, se il governo sceglie questa data è perché non vuole mandare la gente a votare, perché Renzi ha paura di andare a votare e di perdere e punta all'astensionismo”.

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