Elezioni 2018, Reuters dice che M5S è pronto a larghe intese. Di Maio: “Io frainteso”
Secondo la Reuters, l'agenzia di stampa britannica, il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio parlando a Londra ad una platea di investitori, avrebbe detto che il suo partito sarebbe disponibile ad un governo di larghe intese con Pd, Forza Italia e Lega, nel caso in cui il voto del 4 marzo non portasse a un risultato chiaro. L'incontro è avvenuto a porte chiuse in un club privato nel quartiere londinese di Knightsbridge, in presenza dei più grossi fondi di investimento mondiali.
Ma il leader pentastellato ha smentito in serata la notizia, e la questione, secondo lui, sembra essere nata da un errore di traduzione: "Noi chiederemo di mettere assieme ai nostri 20 punti altri punti legati ai nostri valori". Per lui qualcuno alla City lo ha frainteso: "A 30 investitori ho ripetuto questo concetto, probabilmente c'è stato un problema di traduzione".
La precisazione arriva anche da fonti del Movimento: "Luigi Di Maio ha detto semplicemente che non possiamo dire adesso con quali partiti ci potrebbe essere una convergenza sui nostri punti post-voto perché non sappiamo la loro consistenza".
Di Maio ha poi ribadito il concetto, rimarcando il "no" del Movimento "agli inciuci e agli scambi di poltrone". E ha scritto sul suo profilo Facebook: "Quanto riportato dall'agenzia Reuters non corrisponde al vero. Agli investitori internazionali incontrati oggi a Londra ho ribadito ciò che ho sempre detto: che il giorno dopo le elezioni, se non dovessimo avere la maggioranza dei seggi, farò un appello pubblico a tutte le forze politiche invitandole a convergere sui temi e sulla nostra squadra di governo, senza alcun tipo di alleanze, inciuci o scambi di poltrone di governo."
Troppo tardi. Ormai la frittata è fatta e la notizia delle sue dichiarazioni arriva agli avversari, che attaccano: "Ho come l'impressione che Luigi Di Maio sia talmente confuso da diventare quasi comico. Prima dice che non faranno accordo, poi candida fuoriusciti degli altri partiti tra i 5 Stelle quindi si apre a una coalizione a 4″, dice il Dem Matteo Richetti che ha spento, al di là dell'effettiva veridicità delle parole attribuite a Di Maio, l'ipotesi del "governissimo". E ha concluso:"Intanto rassicuriamo i nostri elettori: il Pd non farà più accordo con gli estremisti e i populisti".
"Di Maio a Londra lancia governo larghe M5S- Fi-Lega- Pd? Così conferma di essere ontogeneticamente inciucione", ha detto Angelo Bonelli promotore della lista Insieme.