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Elezioni politiche 2018

Elezioni 2018, parla Mattarella: “Ora serve responsabilità, si pensi al futuro del Paese”

Il Capo dello Stato non si sbilancia ma lancia comunque dei segnali in vista delle prossime consultazioni alle altre forze politiche.
A cura di Redazione
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C’è grande attesa per capire come intenderà muoversi il Presidente della Repubblica nelle prossime settimane. Dalle urne, infatti, non è uscita una maggioranza chiara e definita e sono almeno due le forze politiche che reclamano il conferimento dell’incarico per la formazione del nuovo Governo: la Lega di Matteo Salvini (forte del 37% della coalizione di centrodestra) e il MoVimento 5 Stelle di Luigi Di Maio (primo partito con oltre il 32% dei voti).

Nella sua prima apparizione pubblica dopo il voto del 4 marzo, le celebrazioni al Quirinale per la giornata dell’8 marzo, Mattarella non si è sbilanciato, preferendo, come da prassi istituzionale, non toccherà direttamente questioni che sono riservate alle consultazioni che cominceranno dopo l’insediamento del nuovo Parlamento. Partendo dal tema della giornata, l’otto marzo, Mattarella però spiega: “Le donne parlamentari hanno, spesso, all'occorrenza, saputo intendersi e battersi insieme. Credo che questo rappresenti una lezione repubblicana. Abbiamo ancora, e questo vale per tutti, bisogno di questa attitudine e del senso di responsabilità di saper collocare al centro l'interesse generale del Paese e dei suoi cittadini”.

Poi un parallelo col passato: “La riforma del diritto di famiglia video la luce un anno dopo lo scontro sul divorzio, quando il paese si era diviso in maniera molto accesa. Però solo pochi mesi dopo in Parlamento vi fu la capacità di raggiungere un compromesso alto, su materia fondamentale, con una normativa di grande valore e qualità”.

Poi un passaggio per ricordare quanto sia fondamentale la questione femminile anche in questo momento: "Oggi le donne sono più consapevoli. Più presenti e responsabili nella politica, nella cultura, nell'impresa, nella scuola, in tutti gli altri luoghi di lavoro. Non ancora quanto dovrebbero, e quanto sarebbe utile. Ma l'8 marzo ricorda alla coscienza, e alla cultura, del popolo italiano la centralità della questione femminile". Uno dei punti sottolineati con grande preoccupazione dal Presidente della Repubblica è stato il "divario occupazionale" fra donne e uomini, in particolare nel sud del Paese, determinato anche da "ostacoli e disparità nell'accesso al lavoro, nella retribuzione, nella mobilità", cui spesso si aggiungono vere e proprie vessazioni sul posto di lavoro.

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