Elezioni 2016, Sgarbi candidato a Cosenza. Il simbolo del partito è una capra
Vittorio Sgarbi correrà alle elezioni amministrative per il Comune di Cosenza con una propria lista. Sosterrà la candidatura a Sindaco di Mario Occhiuto. Ma forse la notizia più rilevante è quella relativa al simbolo con cui si presenterà alla tornata elettorale: una capra. Proprio l’animale tanto caro al critico d’arte, specialmente nelle sue sfuriate. Ad ufficializzarlo è stato lo stesso ex primo cittadino riferendo di un incontro avvenuto con Sgarbi per definire il simbolo e le modalità organizzative. “Sarà una novità assoluta per il suo ‘Partito della Rivoluzione’ – ha detto Occhiuto – che parte da Cosenza come esperimento nazionale con una autonoma lista “Sgarbi, laboratorio della bellezza“ guidata da lui stesso come capolista. D'altra parte Vittorio già dagli anni '80 ha promosso e stimolato con dichiarazioni, presenze a manifestazioni e riconoscimenti a varie attività, una presa di coscienza del valore europeo del nostro centro storico”.
“In questi anni appena trascorsi – scrive Occhiuto – abbiamo già avviato questo processo, portando avanti concrete attività di recupero del centro storico dopo decenni di abbandono, e oggi già esiste a Cosenza una percezione del valore culturale della città grazie alle numerose iniziative e alle intuizioni che hanno avuto il merito di stimolare attenzione e interesse, non solo nazionale, verso questa realtà urbana”.
“Sono sicuro che la vicinanza e il coinvolgimento diretto di Vittorio Sgarbi anche nella futura azione amministrativa porterà enormi benefici alla città, soprattutto nella sua parte antica. L’auspicio è adesso – continua l’ex primo cittadino – quello che, anche in questa sfida elettorale, possa emergere un senso diretto di protagonismo e partecipazione da parte di chi identifica nell’arte, nella bellezza e nella conoscenza il futuro di Cosenza. Sono convinto infatti che tanti estimatori dell’arte e della bellezza decideranno di dare una mano a questo processo candidandosi a mio sostegno nella lista di Sgarbi per fare di questa occasione non solo una battaglia elettorale ma, soprattutto, un momento “rivoluzionario” per l’affermazione del concetto di rinascita culturale della città”.