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Elezioni 2013: Non ammessa la lista di Casa Pound, sì al partito Pirata

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del movimento di estrema destra contro la bocciatura del tribunale di Roma per alcune irregolarità nelle firme raccolte in alcune regioni. La Lista esclusa in Umbria, Marche e Molise.
A cura di Antonio Palma
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Elezioni Regionali Lazio 2013: Non ammessa la lista di Casa Pound, sì al partito Pirata

La lista di CasaPound non è stata ammessa alle elezioni politiche 2013 per le regioni Umbria, Marche e Molise. La Corte di Cassazione infatti ha rigettato il ricorso presentato dai rappresentanti del movimento dopo l'esclusione decretata dagli uffici elettorali per alcun presunte irregolarità nei documenti. La Suprema corte ha stabilito che per la Lista di CasaPound effettivamente vi erano diverse irregolarità nella raccolta delle firme e nei documenti presentati al Tribunale di Roma decretandone l'esclusione dalla competizione elettorale nelle 3 regioni. La formazione di estrema destra, che sarà presente in 14 circoscrizioni per la Camera e 12 per il Senato, si era detta non preoccupata e sicura della riammissione, "Siamo tranquilli del nostro operato, abbiamo presentato circa 500 tra firme e certificati elettorali oltre il limite minimo prescritto dalla legge" avevano comunicato in un nota stampa, ma le cose sono andate diversamente. Al contrario di CasaPound la Suprema corte invece ha riammesso tra le liste che potranno competere alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio quelle di Grande Sud – Mpa; Io Amo l'Italia (di Cristiano Magdi Allam); Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale e il Partito Pirata.

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