Elezioni 2013, la Germania e il Vaticano sono preoccupati
Il crollo della Borsa e la rapida risalita dello spread è stato solo il primo segnale. Ora l'allarme per l'impensabile risultato delle elezioni politiche arriva anche dall'Europa e dalla Chiesa. Il timore più grande è chi sa vada verso una situazione di ingovernabilità che si rifletterebbe in maniera pericolosa sull'Eurozona. "È decisivo che in Italia, nell'interesse dell'Italia stessa e dell'Europa, vi sia al più presto un governo stabile e in grado di agire per il Paese" dice il ministro degli Esteri Guido Westerwelle a Berlino, in una conferenza stampa bilaterale col collega ucraino Leonid Koschara. "Chi ha la responsabilità in Italia sa che il paese ha bisogno di riforme – aggiunge il braccio destro della Cancelliera Merkel – Quando si parla di crisi in Europa siamo tutti sulla stessa barca". E sulla stessa lunghezza d'onda è anche Philipp Roesler, vice cancelliere e ministro dell'Economia, "supporter" dichiarato di Mario Monti: "Mi sarei immaginato un risultato migliore per le forze riformiste in Italia. Tuttavia non esistono alternative al percorso di riforme strutturali intrapreso». Non meno allarmistici sono i titoli dei principali quotidiani di Germania. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung pone l'attenzione sul fatto che "Raramente in un Paese che si trova in una seria crisi regna così tanto baccano. Di questo è responsabile Beppe Grillo, e l'altro artista del baccano è Berlusconi". Più secco è Bild: "Grande confusione governa l'Italia". Infine il giornale economico Handelsblatt non lascia spazio al caso: dalle elezioni italiane viene fuori "il peggiore degli incubi" per il Paese.
Preoccupato anche il Cardinal Bagnasco – E se le reazioni internazionali, come era facile ipotizzare, sono caratterizzato dallo sgomento per il futuro politico italiano, non da meno sono i commenti del Vaticano: “La situazione” determinata dal risultato elettorale “certamente si può dire e si deve dire che è un grande messaggio, un serio messaggio per il mondo della politica, su cui bisognerà che i responsabili, quindi gli interessati piu’ diretti, riflettano seriamente. Non entro nel merito”. A intervenire sul panorama politico post-elettorale è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente Cei, a margine della messa per il precetto pasquale celebrata questa mattina presso l’Ansaldo Energia di Genova, alla presenza dell’ad, Giuseppe Zampini e di circa 200 dipendenti. “Mi pare che si esprima una grande voglia di partecipazione da parte della gente”, continua il rappresentante dei vescovi.