Elezioni 2013: dopo il voto crolla Piazza Affari, lo spread sale a 344 punti
Lo "tsunami" elettorale e il paventato rischio di ingovernabilità del Paese mandano giù le borse e riportano in alto i livelli dello spread. Piazza Affari è vittima di una tempesta perfetta Il listino è crollato del 4,89% a 15.552 punti, bruciando 17 miliardi di capitalizzazione, tra scambi brillanti, per 3,75 miliardi di euro di controvalore, superiori al dato gia' notevole della vigilia Un calo maturato già in avvio, subito dopo le prime convulse battute, quando i titoli bancari non riuscivano a fare prezzo. L'indice ha provato a risalire nel pomeriggio quando è sceso intorno al -3%, beneficiando del buon avvio di Wall Street e dei positivi dati Usa sulle vendite di case, ma è stato solo un breve miglioramento, seguito nel finale da un nuovo calo. In parallelo l'andamento del differenziale tra Btp e il Bund tedeschi che chiude sui massimi da inizio dicembre a 344 punti base sulle incertezze create dal voto. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 4,90%. A far sprofondare Milano sono soprattutto i titoli bancari, penalizzati dallo spread, con ribassi anche superiori al 10% e sospensioni a raffica. Intesa sospesa (-10,4% il ribasso teorico), Unicredit affonda dell'8,3%, Mediobanca del 7,4% ma il bagno di sangue non ha risparmiato nessuno, dalle Generali (-6,15%) all'Enel (-5,21%), da Mediaset (-5,58%) alla Fiat (-4,2%), da Telecom (-6,41%) a Finmeccanica (-5,11%). L'instabilità politica in Italia trascina al ribasso non solo il listino di Milano, ma anche i principali mercati europei. A fine giornata, Parigi cede il 2,67% a 3.622 punti, mentre a Francoforte il Dax lascia sul terreno il 2,27% a 7.597. Male Madrid -3,20% dove cresce il differenziale tra Bonos e Bund tedeschi, in rosso anche Lisbona -2,49% e Londra a 6.270 punti (-1,34%). Chiudono in calo anche le piazze di Amsterdam -1,46% e Zurigo -1,90%.