Elezione presidente Repubblica, Meloni: “Berlusconi a Quirinale? Sembra abbia fatto passo indietro”
"Silvio Berlusconi è un mio alleato, una persona a cui sono legata. Ma la sua elezione in questo quadro non è una cosa facilissima, lo sappiamo. Del resto Berlusconi ha risposto per primo all'appello del segretario del Pd per trovare insieme un nome. Dato che il Pd Berlusconi non lo vota, deduco che abbia scelto di fare un passo indietro, io l'ho interpretata così": sono le parole pronunciate da Giorgia Meloni dal palco della presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, a fianco del leader dem, Enrico Letta. Parole con cui la presidente di Fratelli d'Italia sembra dare per archiviata la candidatura dell'ex presidente del Consiglio al Colle.
Secondo Meloni, Berlusconi non sarebbe più "interessato a questa partita". Fonti di Forza Italia si sono affrettate a far sapere che è assolutamente "prematuro discutere oggi di Quirinale" e che in ogni caso i due principali temi di discussione tra i leader della maggioranza, quello della legge di Bilancio e quello del Colle, "non possono e non debbono assolutamente essere sovrapposti". Insomma, non mancherebbe una buona dose di irritazione nei confronti dell'alleata nella coalizione di centrodestra per le parole sulla candidatura del Cavaliere. Che non si esprime pubblicamente sul tema, mentre diversi esponenti di Forza Italia (ma non solo) continuano a rilanciarne il nome per il Quirinale convinti che, magari non alla prima votazione, i numeri ci potrebbero comunque essere.
Ad ogni modo ciò che è davvero importante secondo Meloni è che il centrodestra rimanga compatto nell'elezione del nuovo capo dello Stato. L'obiettivo, prosegue la leader FdI, è quello di "eleggere un presidente della Repubblica che sia soprattutto amico della Costituzione italiana". E conclude: "Io l'ho detto e lo ripeto anche qui, a costo di essere noioso: il Presidente della Repubblica dovrebbe essere eletto sempre, ma in questa situazione storica ancora di più, con la più larga convergenza delle forze politiche. È un fatto di buonsenso".