Elezione presidente della Repubblica, Berlusconi: “Io candidato al Quirinale? Decideremo a gennaio”
Silvio Berlusconi candidato al Quirinale? Si deciderà a gennaio. Lo ha precisato lo stesso leader di Forza Italia al termine del vertice del centrodestra tenutosi ieri a Villa Grande. "Io candidato al Colle? Abbiamo parlato evidentemente anche di questo. Il centrodestra sarà unitario. Abbiamo rimandato ogni decisione a dopo Natale, ai primi dell'anno", ha detto Berlusconi parlando con i giornalisti al termine dell'incontro.
Vertice che, sempre secondo quanto commentato dall'ex presidente del Consiglio con i cronisti, sarebbe andato molto bene: "Abbiamo fatto un comunicato con cui abbiamo affermato l'assoluta unità del centrodestra, in tutti i partiti che sono ad oggi sei che lo compongono. Guardiamo quindi alle prossime scadenze con assoluta unità di intenti sia per quanto riguarda la questione del Quirinale sia per le prossime elezioni amministrative e le successive elezioni politiche". Nessun commento da parte di Berlusconi, invece, sulle (presunte o meno) ambizioni di Mario Draghi per il Colle. "Non posso dare risposte sulle intenzioni degli altri", ha detto.
Sulle tempistiche per la decisione del candidato del centrodestra è intervenuto anche questa mattina il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani. Che in un'intervista con il Corriere della Sera, ha detto: "Abbiamo ribadito e rinnovato l'impegno comune per un'alleanza solida e coesa: tutte le tappe da oggi in poi che ci porteranno all'elezione del prossimo capo dello Stato saranno concordate e decise insieme. La strategia, il nome che proporremo, non ci vedrà divisi, in nessun caso". E ancora: "Ne parleremo a gennaio, faremo le riunioni per delegati, altro passaggio importante, poi si deciderà chi è il candidato"
Su Berlusconi Tajani è convinto che "si possa eccome formare un fronte ampio". Per poi concludere, affermando che non accetterà che si pongano veti: "Lui non è solo il leader di un partito, è l'uomo di Stato che si è impegnato ad anteporre l"interesse nazionale a quello di parte, non solo avorendo la nascita del governo Draghi, ma offrendo collaborazione istituzionale anche quando eravamo all'opposizione del governo Conte".