Elezione del Presidente della Repubblica, Marini flop. Doppia fumata nera
Ore 21.30 – Duro affondo di Civati: "Il Pd non solo non è in contatto con i suoi elettori ma neanche con i suoi parlamentari
Ore 20.03 – Debora Serracchiani dura con i dirigenti del Partito Democratico: "Oggi avete deciso di passare con i cingolati sulla schiena della ns gente. È questa la fase nuova?".
Ore 19.53 – Rosario Crocetta, governatore della Sicilia e grande elettore del Pd, intervistato da Rai News 24, ha detto. "Irrompe nel paese tanta gente che ha voglia di fare politica, e che il Pd non può ignorare. Se si perde la radice popolare del confronto è finita per i progressisti. Il candidato in campo per il centrosinistra deve avere le caratteristiche di innovazione e unità nazionale. Rodotà potrebbe essere una proposta del Partito Democratico".
Ore 19.49 – Berlusconi ha dichiarato: "C'era intesa su Franco Marini, ma il Pd è diviso da lotte interne". Intanto si fa viva anche Mara Carfagna.
Ore 19.35 – Gennaro Migliore di Sel afferma che l'assemblea centrosinistra per nuovo nome si terrà domani tra la terza e la quarta votazione. L'uomo di Vendola ha detto anche : "Se avremo la possibilità di discutere congiuntamente, noi proporremo Rodotà". Questo vuol dire che neppure domani mattina conosceremo il nome del Presidente della Repubblica. Intanto il Pd ha chiesto il rinvio di qualche ora della quarta votazione di domani.
Ore 19.30 – Pierluigi Bersani: "Fase nuova, faremo una nuova proposta, la nostra assemblea sceglierà democraticamente un candidato". Salta dunque ufficialmente la candidatura di Marini.
Ore 19.25 – A quanto pare la scelta dei renziani, che si riuniranno stasera, potrebbe essere quella di Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino. Salgono anche le quotazioni di Prodi.
Ore 19.15 – La proclamazione ufficiale dei risultati del secondo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica. Rodotà 230 voti, Chiamparino 90, D'alema 38. Marini non è andato oltre le 15 preferenze. Le schede bianche sono state 418 quelle nulle 14. La seduta è stata sospesa, riprenderà domattina alle 10 per il terzo voto.
Ore 18.47 – Terminato lo spoglio del secondo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica. Nulla di fatto come previsto, primo votato Stefano Rodotà a quota 230 seguono Chiamparino a 90 e D'alema a 38. Le schede bianche sono 418.
Ore 18.30 – Quando sono state scrutinate oltre la metà delle schede Rodotà a 140, Chiamparino a 57 , D'alema a 34. Schede bianche 260. Molti i voti a personaggi dello spettacolo o del giornalismo, tra gli altri sono stati votati Sofia Loren, Michele Serra, Maria Laura Rodotà e Michele Cucuzza
Ore 18.27 – Un voto anche per Rocco Siffredi e uno per l'ex allenatore della nazionale di calcio Giovanni Trapattoni.
Ore 18.20 – I deputati di Fratelli D'Italia votano per il capitano ultimo, voti veltroniani anche al professor Cassese ma non mancano voti beffardi come quello a Fini o a Forlani Arnaldo.
Ore 18.17 – Quando sono stati scrutinati circa 200 schede Rodotà in testa con 60 voti seguito da Chiamparino a quota 20 e D'Alema a 10. Come previsto molte sono le schede bianche ma anche i voti dispersi tra vari nomi di politici e non.
Ore 18.13 – Bersani: "Troveremo una soluzione". "Il Pd sta esplodendo? Ma no" così Pierluigi Bersani rispondendo ai cronisti a Montecitorio. "Certo che sono preoccupato, ma per l'Italia. Vedrete che troveremo una soluzione" ha annunciato il leader del Pd. Parlando del probabile incontro con Renzi Bersani ha smentito l'appuntamento: "L'ho letto, non mi risulta ma non ho problemi ad incontrarlo".
Ore 18.08 – Dalle prime schede scrutinate emergono anche i primi voti di protesta dispersi: voti sono andati anche a Berlusconi e Bersani mentre tra i non politici preferenze ci sono state anche per Sergio de Caprio detto anche Capitano Ultimo, noto per aver arrestato Riina.
Ore 18.06 – Iniziato lo scrutino della seconda votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Si prevede un grosso numero di schede bianche come annunciato dai partiti.
Ore 18.05 – Il Pdl Punta su Marini anche al quarto turno ma Renzi dice no. "Noi siamo stati e saremo compatti" così spiegano fonti interne al Pdl che annunciano di voler puntare su Marini anche al quarto scrutinio dove basta la maggioranza semplice. Non sembra d'accordo Renzi che dopo il primo voto ha dichiarato: "A questo punto è evidente: Marini è saltato".
Ore 18.00 – Matteo Renzi smentisce un incontro con Bersani in serata. "Non credo proprio, sono qui a lavorare" ha detto il Sindaco di Firenze a chi gli chiedeva dell'eventualità di un incontro con il segretario del Pd, anche se non è escluso un suo viaggio a Roma domani per incontrare i parlamentari a lui vicini.
Ore 17.55 – Inizia la chiama dei delegati Regionali che chiuderanno il secondo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica
Ore 17.50 – Proseguono i colloqui informali tra i leader politici per trovare una soluzione condivisa sul nome del prossimo Presidente della Repubblica. Mentre Bersani ha discusso sul da farsi con Enrico Letta, Maurizio Migliavacca e Vasco Errani, lungo colloquio tra Denis Verdini e Pieferdinando Casini a Montecitorio ala presenza di Roberto Rao e Raffaele Fitto.
Ore 17.45 – Si è conclusa la prima chiama dei deputati. Inizia ora la seconda chiama dei deputati nel secondo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica.
Ore 17.40 – Renzi in arrivo a Roma. Il Sindaco di Firenze dovrebbe arrivare nella Capitale nel tardo pomeriggio per incontrare il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Al centro del colloquio urgente come riferiscono fonti del suo staff una soluzione comune sulla scelta del presidente della Repubblica.
Ore 17.35 – Vendola: "Mi auguro che il Pd converga sul nome di Rodotà. Sarebbe un atto di coraggio per il bene del centrosinistra". "Oggi un profumo di buona politica porta il nome di Stefano Rodotà. Credo che l'esito della votazione debba insegnare a tutti qualcosa. C'è in ogni parte di Italia una attesa che non possiamo tradire", con queste Parole Nichi Vendola ha rilanciato il nome di Rodotà come candidato anche del centrosinistra almeno nella quarta votazione .
Ore 17.30 – Il Pdl punta ancora su Marini per l'elezione al quarto scrutinio. "Credo che Marini abbia ancora potenzialità positive" ha detto ad esempio l'ex capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ricordando che invece "una scelta divisiva tipo Prodi sarebbe un azzardo". Sul nome di Prodi nessuna apertura nemmeno dal M5S visto che come ha chiarito il portavoce Crimi, il nome di Prodi potrebbe essere votato "solo se tutti i nomi in rosa prima di lui dovessero rinunciare alla corsa al Quirinale, compreso dunque lo stesso Rodotà".
Ore 17.25 – Ancora incertezza nel Pd. A quanto si apprende Pierluigi Bersani non avrebbe ancora rinunciato a puntare sull'ex-presidente del Senato, ma sono in molti nel Pd a chiedere un nuovo nome e ad auspicare una rinuncia da parte dello stesso Marini nelle prossime ore. Il diretto interessato però al momento non avrebbe nessuna intenzione di fare un passo indietro.
Ore 17.20 – Nella seconda votazione il Psi sosterrà Emma Bonino. Lo ha dichiarato il segretario del Psi Riccardo Nencini, ricordando che l'impegno è quello di ricercare un punto di equilibrio che coinvolga una larga maggioranza parlamentare.
Ore 17.10 – Chiamparino: "Mi sento come Sofia Loren". "Ricordo quando seguivo l’elezione del presidente della Repubblica. Durante lo spoglio ricorreva il nome di Leone e ogni tanto spuntava quello della Loren. Ecco, oggi mi sono sentito come la Loren", è la confession dell'ex Sindaco di Torino a sorpresa diventato il terzo nel primo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica . “Puntare sul mio nome è una forma di dispersione del voto" ha spiegato Chiamparino
Ore 17.05 – Si moltiplicano le confessioni dei dissidenti del Pd nell'elezione del Presidente della Repubblica. "Ho votato Chiamparino ha detto ad esempio Paolo Gentiloni sottolineando che "molti dei renziani lo hanno fatto mentre altri invece hanno votato scheda bianca". Contro la scelta di Franco Marini per il Colle anche il segretario ligure del Pd Lorenzo Basso che ha ammesso "per la prima volta non sto con Bersani".
Ore 16.55 – Il Pd si riunisce domani. Deciso ormai che nella seconda e terza votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica il gruppo voterà scheda bianca, il Partito Democratico ha annunciato che riunirà domani pomeriggio i grandi elettori del partito per decidere la linea da seguire per l'elezione del capo dello Stato.
Ore 16.40 – Scilipoti: "Voterò il professore Rodotà, politico dell’'anticasta'". Lo scrive in un comunicato sul suo sito web personale l'ex responsabile, fedelissimo di Berlusconi: "Mi sono lasciato convincere dal tumulto dei 50 dimostranti che da stamattina si sono assiepati a Montecitorio. In fondo, il professore può essere un degno rappresentante dell’anticasta, un esempio di nuovismo a cui non bisogna porre argini. Il professore è stato deputato al parlamento italiano solo per quattro legislature consecutive (dall’VIII all’XI); mentre solo per undici anni ha calcato i banchi del parlamento europeo; è stato per otto anni garante per la protezione dei dati personali, e ora, a soli 80 anni, ha davanti a sé un fulgido e splendente futuro".
Ore 16.30 – Conclusa la chiama dei senatori, ora si passa ai deputati.
Ore 16.25 – E' conclusa la prima chiama dei senatori. Si procede alla seconda chiama.
Ore 16.18 – Pannella: "Non votate scheda bianca, ma Emma Bonino" – "Sembra che ci sia un atto di consapevolezza da parte delle due o tre forze principali del Parlamento. Voteranno, in attesa di farsi venire qualche idea, la scheda bianca. Il mio invito è che invece che alzare bandiera bianca, invece di votare scheda bianca, seguiate l'indicazione popolare, quella che da quindici anni dice Emma Bonino Presidente; scrivete il suo nome sulla scheda". Lo ha detto Marco Pannella, in diretta a Radio Radicale.
Ore 16.15 – Continuano le proteste fuori da Montecitorio:
Ore 16.10 – Alfano: "Bisogna trovare una soluzione diversa" – "Il Pd comunica di votare scheda bianca alla seconda e alla terza votazione. Ne prendiamo atto e invitiamo tutti a impegnare questo tempo per individuare la soluzione più idonea per eleggere il capo dello Stato alla quarta votazione". Lo afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano.
Ore 16.00 – I renziani vogliono un altro nome per il Quirinale – Momenti frenetici all'interno del Partito democratico dopo l'esito del primo voto per il capo dello Stato. A guidare il malcontento è la fronda dei renziani che non ci sta all'ipotesi di mettere ‘nel freezer' la candidatura Marini per gli altri due turni a quorum qualificato, per poi puntare a eleggerlo al quarto turno. "La scheda bianca del prossimo voto deve essere una vera camera di decompressione: tiriamo una linea e troviamo un altro nome", è la dichiarazione riportata dall'Ansa che cita uno dei deputati più vicini a Renzi. Con il superamento di Marini, è il seguito della traiettoria dei renziani, si può ragionare su un nome che può realizzare le ampie convergenze: Massimo D'Alema, per esempio.
Ore 15.55 – Scalfarotto a Fanpage: "Ora serve un altro nome. Io voterei Emma Bonino".
Ore 15.40 – Riprendono le votazioni in Parlamento – Al via, alla Camera, la seconda votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica, quorum richiesto 672 voti.
Ore 15.30 – Rodotà: "Grazie a chi mi ha votato"- "Ringrazio sinceramente i grandi elettori che mi hanno votato. Ringrazio allo stesso modo i molti che diversamente e con generosità stanno sostenendo la mia candidatura". Lo ha detto all'ANSA Stefano Rodotà.
Ore 15.25 – Meloni & c. voteranno "il Capitano Ultimo"- In seconda votazione i nove deputati di Fratelli d’Italia voteranno il “Capitano Ultimo” cioè Sergio De Caprio (carabiniere che arrestò Totò Riina).
Ore 15.20 – Civati: "Al PD serve una nuova linea che si chiama Prodi"- "Quello che vedo è scheda bianca alla prossima votazione e poi una nuova linea per il Pd: una linea che ha un nome e si chiama Prodi". Non usa mezzi termini il democratico Beppe Civati nel commentare il risultato della prima votazione per il presidente della Repubblica. Civati ha votato Rodotà "ma non credo che possa ancora crescere"afferma.
Ore 15.15 – Crimi davanti a Montecitorio: "il risultato è chiaro, Rodotà è candidato di alto profilo, sarebbe il miglior presidente possibile".
Ore 15.10 – M5S: "Avanti con Rodotà" – Lo conferma Roberto Fico del M5S, chiarendo che il nome di Prodi potrà essere votato "solo se tutti i candidati M5S prima di lui nella rosa dovessero rinunciare".
Ore 15.00 – E' ufficiale: Il Pd voterà scheda bianca – Gli uffici di presidenza dei gruppi parlamentari democratici di Camera e Senato confermano che alla seconda votazione per l'elezione del presidente della Repubblica il Pd voterà scheda bianca.
Ore 14.55- Grillo: "L'Italia è cambiata, arrendetevi" – "Nessuno ha spiegato a Bersani che l'Italia è cambiata, che non vuole più accordi sottobanco con lo psiconano. La guerra è finita, arrendetevi. Liberateci per sempre dalla vostra presenza". Così Beppe Grillo. "Capranica è l'ultima raffica dell'inciucio", scrive paragonando le vicende del Pd agli ultimi tempi di Mussolini.
Ore 14.52 – Anche la Lega non parteciperà alle prossime elezioni – Il Carroccio ha deciso di non partecipare alla seconda e terza votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Lo ha reso noto, al termine della riunione dei gruppi, Massimo Bitonci.
Ore 14.50 – Anche Moretti, fedelissima di Bersani, ha votato scheda bianca – "Nella prima votazione per il Presidente della Repubblica, questa mattina, ho votato scheda bianca". Così Alessandra Moretti, deputato del Pd, commenta l'esito della prima votazione parlamentare per il Quirinale. "Non ho scritto alcun nome perchè ritengo che la scelta non debba essere individuale, fatta sulla base di preferenze personali, ma debba essere condivisa il più possibile nel partito e nella coalizione di centro sinistra. Non credo che la ricerca sacrosanta di un'ampia intesa per l'elezione del Presidente della Repubblica possa avvenire a spese dell'unità del Partito Democratico, nè penso che si possano ignorare le voci di dissenso che salgono dal paese", conclude.
Ore 14.47 – Veltroni: "E' sbagliato insistere su Marini".
Ore 14.45 – Anche Scelta Civica voterà scheda bianca? – C'è ancora incertezza dentro il partito di Mario Monti su come votare dopo che Franco Marini non ha ottenuto il quorum per l'elezione a presidente della Repubblica. "Non abbiamo ancora deciso", spiega Andrea Olivero, coordinatore di Sc. Fra le ipotesi, spiegano fonti di Scelta Civica, votare "scheda bianca" in attesa di "nuove proposte", ma c'è anche chi chiede che il partito voti un "proprio candidato". Nel partito, tra l'altro, diverse fonti riferiscono di una ventina di ‘franchi tiratori' sull'ex presidente del Senato.
14.43 – Pdl verso scheda bianca – Il partito di centrodestra, a quanto si apprende, sarebbe orientato a votare scheda bianca al secondo scrutinio. La decisione sarà presa nel corso di un incontro tra Berlusconi e i big del partito.
Ore 14.40 – Veltroni: "Sbagliato insistere su Marini" – "Il risultato della prima votazione per il Presidente è talmente chiaro che insistere su questa strada sarebbe un grave errore". Così Walter Veltroni, raggiunto telefonicamente, valuta l'esito del primo voto su Franco Marini.
Ore 14.35 – Emilano (PD): "Bersani si dimetta" – "Franco Marini non ce la farà, non raggiungerà il quorum e non sarà eletto Presidente della Repubblica. La sconfitta elettorale di Bersani si aggiunge a questa sconfitta politica rovinosa subita nel vano tentativo di trovare un accordo politico con Berlusconi. Con grande dolore si deve ammettere che non c'è altra possibilità che chiedere ed ottenere le dimissioni di tutta la segreteria del Pd". Lo scrive su Facebook il sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano.
Ore 14.30 – Nichi Vendola: "Se non ci sono novità Sel continuerà a votare per Rodotà. E la novità può essere che il Pd fermi la giostra".
Ore 14.20 – Il Il PD vota scheda bianca alla seconda votazione. Lo scrive l'Agi.
Ore 14.15 – "Marini non è passato. A questo punto bisogna fermarsi e trovare una soluzione diversa. Insistere sarebbe impensabile. Lo dice Matteo Orfini, esponente dell'area dei ‘Giovani turchi' del Pd, in un tweet:
Ore 14.10 – PRIMA VOTAZIONE CONCLUSA: MARINI NON RAGGIUNGE IL QUORUM. Il riepilogo dei voti per l'elezione del Capo dello Stato: Marini 520, Rodotà 243, Chiamparino 41, Prodi 14, Bonino 13, D'alema 12, Napolitano 10, schede bianche 104, nulle 15. Si torna in aula alle 15.40.
Ore 13.58 – Esultano i 5 Stelle – Boato da stadio fuori Montecitorio fra manifestanti Sel e 5 Stelle all'annuncio del mancato quorum per Marini.
Ore 13.48 – Franco Marini non ce l'ha fatta al primo turno. Le schede bianche e i voti per gli altri candidati hanno superato quota 335, quindi nessuno potrà raggiungere il quorum di 672 nel primo scrutinio.
Ore 13.47 – Voti anche per Anna Finocchiaro, Valeria Marini, Pietro Grasso, Margherita Hack e Veronica Lario.
Ore 13.45 – A circa metà scrutinio Marini a 338 voti, Rodotà a 168 e Chiamparino a 29. L'elezione a Presidente della Repubblica al primo turno per Franco Marini resta fortemente in bilico.
Ore 13.40 – Un voto anche per Giulio Napolitano figlio del Presidente della Repubblica, dichiarato però nullo perchè Giulio non ha i requisiti anagrafici per il Quirinale.
Ore 13.35 – Si blocca per alcuni minuti lo scrutinio per una scheda non facilmente attribuibile. Alla fine la Presidente della Camera Boldrini riprende lo spoglio.
Ore 13.33 – Tra i voti dipersi anche una preferenza per Milena Gabanelli, la giornalista che ha rifiutato la candidatura al Quirinale del Movimento Cinque Stelle.
Ore 13.30 – Quando sono stati scrutinati più di 400 schede, Franco Marini è oltre quota 220 voti poco più del doppio di Stefano Rodotà. Molto più indietro Chiamparino a 14 preferenze
Ore 13.28 – Mentre prosegue lo scrutinio, fuori continua la protesta degli elettori del PD. In piazza Montecitorio continuano le manifestazioni contro la candidatura di Marini al Quirinale e a favore di Stefano Rodotà. Con cartelli e megafoni una quarantina di persone urlano a gran voce al Pd e al segretario Pier Luigi Bersani: “Non fatelo!”
Ore 13.24 – Molti i voti a sorpresa per Sergio Chiamparino, l'ex sindaco di Torino, che probabilmente ha raccolto le preferenze dei Renziani del Pd.
Ore 13.22 – Diversi i voti di protesta dispersi come quello per il conte Raffaello Mascetti, mitico personaggio del film Amici Miei interpretato da Ugo Tognazzi.
Ore 13.20 – Quando sono stati scrutinati circa 200 voti, Franco Marini e oltre i cento voti mentre Stefano Rodotà è fermo a 40 preferenze. Più indietro Bonino, Napolitano, D'alema e Chiamparino con pochi voti a testa. Fino a questo momento oltre una trentina di schede bianche.
Ore 13.15 – Matteo Renzi: "Si preoccupano più del Pd che dell'Italia" – "In campagna elettorale noi dicevamo ‘prima l'Italia, poi il Pd, e poi alla fine il candidato', e invece abbiamo dato l'impressione di fare il contrario". Lo ha detto Matteo Renzi, a margine di una iniziativa a Firenze, parlando delle elezioni per il Quirinale. "Io credo che quando si elegge un presidente della Repubblica – ha sottolineato Renzi – ci sia in ballo il futuro dell'Italia, che è più importante del futuro del Pd".
Ore 13.05 – Concluse votazioni, si procede allo scrutinio. Stando ad ultime indiscrezioni, al netto di franchi tiratori e schede bianche, Marini dovrebbe avere un margine di 15 voti di vantaggio. Diverse schede bianche dall'urna, ma il nome dell'ex sindacalista va sicuramente per la maggiore.
Ore 13.00: Renzi: "Marini non è il candidato migliore" – "Marini è una persona degna del nostro rispetto ma non è il candidato migliore alla presidenza della Repubblica". Lo ha ribadito Matteo Renzi, sindaco di Firenze, parlando a margine dell'inaugurazione di un fontanello di acqua pubblica a Firenze.
Ore 12.45 – Grillo: "Marini è il presidente di Berlusconi" – "C'è da scegliere tra il presidente degli Italiani, che e' Rodota', e il presidente di Berlusconi, che e' Marini". Lo ha detto oggi a Grado Beppe Grillo nel corso di un comizio. "Si sono chiusi all'Hotel Capranica di notte Berlusconi e Bersani, per decidere il destino di 60 milioni di italiani. E' una cosa da fantascienza"-
Ore 12.30 – Burlando (PD) "Non sarò complice di un suicidio" – Sul voto del Pd per Franco Marini al Quirinale, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, non vuole essere "complice di un suicidio". Lo ha dichiarato con un messaggio via twitter ad altri esponenti del Pd.
Ore 12.20 – Emiliano (PD) chiede il voto per Rodotà – "Vorrei sapere adesso, prima del voto segreto, quale candidato voteranno i parlamentari del Pd ed in particolare quelli pugliesi che ho contribuito ad eleggere. Ho il diritto assieme a milioni di elettori di saperlo adesso" Lo scrive su Facebook il sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano. "Nel pieno rispetto di Franco Marini, persona straordinaria e degna di ogni rispetto, è evidente – sostiene – che la sua scelta imposta da opportunità politiche sbagliate, divide il Paese e distrugge il centrosinistra, dilania il Pd e ci stacca definitivamente dal M5S che è il vero vincitore politico delle ultime elezioni". Conclude Emiliano: "Mi affido anche alla indiscussa saggezza di Franco Marini affinchè spieghi a Bersani che la sua candidatura distrugge ogni possibilità di dar vita ad un centrosinistra di cambiamento e ci consegna alla soddisfazione di Berlusconi che così, senza sparare un colpo, vince la sua ultraventennale sfida per conservare questo paese nell'instabilità e nel disonore".
Ore 12.15 – Grandi elettori modenesi del Pd votano scheda bianca – Nove grandi elettori modenesi del Pd, al primo scrutinio per la scelta del presidente della Repubblica, votano scheda bianca. "Non abbiamo riserve sulle qualità personali di Marini – spiegano – la cui storia politica e il trascorso sindacale lo caratterizzano come figura di assoluto prestigio. Tuttavia questa candidatura non risulta in grado di interpretare quel sentimento di cambiamento emerso con tanta forza dalle recenti elezioni politiche. Non si tratta naturalmente di rincorrere alcun ‘nuovismò, ma la politica e il Pd in particolare non possono mostrarsi sordi o peggio indifferenti a questa istanza essenziale"
Ore 12.10 – I nove parlamentari di Fratelli d'Italia, che fanno capo a Giorgia Meloni e La Russa, non voteranno Marini. Almeno al primo voto
Ore 12.05 – Bersani: "Marini eletto al primo voto? “Boh vediamo”– E' stata questa la risposta di Bersani a chi gli chiedeva un commento sulle elezioni del capo dello stato in corso in Parlamento. Il segretario democratico ha inoltre abbracciato Angelino Alfano, un gesto che per molti sembra suggellare un accordo tra Pd e Pdl.
Ore 12.00 – "Marini: "Sto lavorando ho molto da fare" – "Sto lavorando, ho molto da fare, non si può parlare ora", sono queste le uniche parole pronunciate al telefono all'Ansa da Franco Marini, che poi declina cordialmente ogni invito a proseguire la conversazione.
Ore 11.50 – Bossi: "Vince Marini, è un politico vero" – L'intuito politico di Umberto Bossi dice che Franco Marini verrà eletto al primo scrutinio. Ce la farà al primo voto domandano i giornalisti in Transatlantico al Senatur. "Sì, sì. La Lega lo ha votato compatta", aggiunge, precisando indirettamente che il voto di bandiera manifestato in mattinato su Emanuela Dal Lago non c'è più stato. "Marini va bene -prosegue Bossi- è uno che capisce qualcosa anche di economia. È uno che ha fatto politica in piazza e non dietro al computer ed è un voto della politica contro l'antipolitica", conclude.
Ore 11.45 – Marino (PD) sceglie Rodotà – Anche il candidato sindaco del Pd alle ultime amministrative di Roma è per Rodotà :
Ore 11.40 – Anche Laura Puppato per Rodotà: La ex candidata alle primarie del Pd, così come Renzie e Vendola, si schiera dalla parte del candidato del Movimento 5 Stelle al Quirinale, Stefano Rodotà:
Ore 11.35 – D'Alema: "Il Pd ha scelto Marini, ora serve coerenza" – "Il risultato" del "sofferto confronto è stata la convergenza attorno a Marini. Tale scelta è stata discussa e approvata dai nostri gruppi parlamentari. Un partito serio, non solo per la validità in sé della scelta, ma anche per dimostrare la sua affidabilità, non può che comportarsi con coerenza". Così Massimo D'Alema in una nota.
Ore 11.25 – Sondaggio Ambrosoli: vince Rodotà – È Stefano Rodotà il più votato come capo dello stato in un sondaggio online lanciato dal "grande elettore" Umberto Ambrosoli, coordinatore della coalizione di centrosinistra nel Consiglio regionale della Lombardia, sulla piattaforma Liquid Feedback. Come scrive l'Ansa, il giurista ha ottenuto il primo posto bilanciando i voti favorevoli, neutri e contrari espressi su una rosa di nove nomi proposti nei giorni scorsi dagli utenti, nella quale compaiono anche la giornalista Milena Gabanelli e il presidente di Slow food Carlo Petrini. Rodotà ha ottenuto in tutto 149 voti favorevoli. Secondo posto per Romano Prodi (113 voti favorevoli), seguito da Gustavo Zagrebelsky (99 voti), Laura Boldrini, Emma Bonino, Gabanelli e Petrini. Chiudono la lista Massimo D'Alema e Giuliano Amato.
Ore 11.20 – Fassina (Pd) “Sarebbe sbagliato non dialogare con Pdl" – "Ho difeso una linea politica portata avanti, ovvero la scelta di costruire intorno al presidente della Repubblica una scelta condivisa. Sono un poi preoccupato per le reazioni che abbiamo avuto perchè non riguardano Marini, ma il rapporto con il Pdl". Sono le parole in diretta a Tgcom24 di Stefano Fassina (Pd) commentando il confronto all'interno al Pd.
Ore 11.15 – Berlusconi vota, ma in ritardo – L'ex premier Silvio Berlusconi è arrivato a Montecitorio per partecipare all'elezione del presidente della Repubblica.. Il Cavaliere entra in Aula dopo la seconda chiama, e ultima, per i senatori. Scortato dal presidente del gruppo a Palazzo Madama Renato Schifani, si avvicina alle cabine elettorali e attende di essere ripescato prima dell'inizio della chiama dei deputati. Quando la presidente di Montecitorio chiede se vi siano altri senatori che debbono votare il Cavaliere alza la mano e si dirige verso i commessi per prendere la scheda.
Ore 11.10 – Terminata anche la seconda chiama dei senatori per le elezioni del Presidente della Repubblica. Berlusconi assente.
Ore 11.06 – Bossi: "I miei votano Marini? Vabbe, mi adeguo"- "Così dicono, io non c'ero". Così il presidente della Lega, Umberto Bossi, risponde a chi gli domanda se è vero che la Lega ha deciso all'unanimità per Franco Marini. Lo voterà anche lei? "Io voto quello che la Lega mi dice di votare" risponde il Senatùr che in prima battuta aveva assicurato di votare per la candidata leghista Del Lago.
Ore 11.05 – "I renziani votano scheda bianca" – Secondo Vittoriano Solazzi "i renziani in prima battuta voteranno probabilmente scheda bianca, ci auguriamo che il partito sia in grado di fare una sintesi migliore". Lo ha detto l'esponente del Pd ai microfoni di Agorà, su Rai Tre, in collegamento da Montecitorio. "Non voterò Marini – ha aggiunto Solazzi – persona ottima e degnissima, però credo che non stiamo intercettando la domanda che c'è nel nostro elettorato e nella società".
Ore 11.02 – E' terminata la prima votazione, ora si procede ad una seconda chiama.
Ore 11 – Antonio Di Pietro: "Il Pd ci ripensi e voti Rodotà".
Ore 10.55 – Rotondi "uomo del destino", il 2 aprile scorso puntava tutto su Marini – "Il prossimo Capo dello Stato sarà Franco Marini", era martedì 2 aprile e il deputato del PdL era già certo di colui che sarebbe stato il nuovo Presidente della Repubblica:
Ore 10.50 – Lombardi (M5S): "Non capisco il Pd, Rodotà candidato perfetto: "Ci aspettiamo che il Pd si responsabilizzi sul nome di Rodotà. Qualcuno parla di D'Alema, siamo basiti, spero di no". Cosi' Roberta Lombardi, capogruppo dell'M5S alla Camera. "Si sono riempiti la bocca di società civile e cambiamento – aggiunge – con Rodotà tutti questi concetti trovano sostanza. Non capisco il Pd: Rodotà sarebbe il candidato perfetto per il Paese".
Ore 10.45 – I renziani votano Chiamparino?
Ore 10.35 – Dopo la scelta della Lega che voterà per Marini c'è incertezza per le decisioni degli altri gruppi parlamentari che compongono il centrodestra. I deputati di Frateli d'Italia ad esempio non parteciperanno alla prima chiama ma si riunirano in questi minuti per decidere come comportarsi nell'urna.
Ore 10.30 – Nichi Vendola conferma che Sel voterà per Stefano Rodotà anche se ha spiegato che questa scelta non è il tramonto dell'alleanza con il Pd.
Ore 10.25 – Ancora incertezza nel Pd dopo la scelta di Marini, molti parlamentari hanno annunciato che non rispetterano la decisione dell'assemblea dei Democratici . C'è chi voterà per il candidato M5S Rodotà, chi si asterrà e chi invece ha annunciato un voto di protesta a favore di Napolitano.
Ore 10.20 – Berlusconi per ora non vota. Il Cavaliere alla prima chiama non ha risposto all'apppello e non si è presentato per la prima votazione del Presidente della Repubblica.
Ore 10.15 – La Lega Nord entrando in Aula ha annunciato il voto per il candidato di Pd e Pdl Franco Marini e non per la propria candidata della vigilia Manuela Dal Lago.
Ore 10.13 – I primi a votare sono alcuni parlamentari che hanno chiesto di avere la precedenza come Calderoli, poi è toccato ai senatori a vita Colombo e Monti, assenti invece Andreotti e Ciampi.
Ore 10.00 – Brusio in Aula mentre la Boldrini spiega le modalità del voto di oggi. La chiama inizia dai senatori, poi si passa ai deputati, poi ai delegati regionali. Il tutto dovrebbe durare tre o quattro ore.
Ore 10.08 – E' iniziata la seduta che dovrà eleggere il sedicesimo Presidente della Repubblica. Sui banchi della Presidenza siedono la Presidente della Camera Boldrini, che presiederà anche la seduta, e quello del Senato Grasso.
Ore 09.45 – Marini: "PD spaccato? Scissione? Ma quale scissione?" – "Stamattina De Mita mi ha fatto una telefonata, mi ha fatto molto piacere. È una battaglia dura e spero si possa fare bene. L'augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità oggi. Scissione? Ma quale scissione" Sono le parole di Franco Marini rilasciate ai microfoni di Tgcom24 fuori dalla sua abitazione.
Iniziano alle 10 le operazioni di voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Da una parte, Franco Marini, il candidato sul quale il Pd, seppur con evidenti divisioni interne, ha trovato l'intesa col PdL; dall'altra Stefano Rodotà, l'aspirante capo dello Stato dal Movimento Cinque Stelle. Deputati, senatori e 58 delegati delle Regioni (in tutto 1007 "grandi elettori") proveranno a decidere chi dei due ha le carte più giuste per succedere a Giorgio Napolitano al Quirinale. Si spera nel più breve tempo possibile. Ogni sessione di voto dura quattro-cinque ore. In caso di mancata elezione al primo scrutinio (ci vuole la maggioranza di due terzi, ovvero 672 voti), ci si riprova alle 15. Sulla carta Pd, Pdl e Scelta civica hanno i numeri per eleggere Marini al primo voto. Ma non è detto, viste le resistenze nel partito democratico alla proposta di Bersani (vedi il "no" di Renzi), che il Presidente della Repubblica possa essere eletto subito. Al di là delle evidentissime tensioni emerse nell'infuocata assemblea di ieri sera al teatro Capranica a Roma, dove si sono raccolti in concilio i parlamentari del centrosinistra, c'è da considerare che la Lega ha annunciato che voterà Manuela Dal Lago, Sel è contro e, a ben vedere, anche nel PdL e Scelta Civica serpeggia incertezza.