Egitto e Bangladesh nella lista dei Paesi sicuri per il rimpatrio dei migranti: cosa dice la bozza Ue

Tra i Paesi d'origine sicuri a livello europeo per il rimpatrio dei migranti ci sono anche la Tunisia, l'Egitto e il Bangladesh. La novità emerge dalla bozza di proposta della Commissione europea sulla lista dei Paesi d'origine sicuri a livello Ue, che è stata visionata da Agi e Ansa, e che modificherà il regolamento sulle procedure d'asilo. Tra i sette Paesi designati come sicuri ci sono anche Colombia, India, Kosovo e Marocco.
La lista provvisoria dei Paesi sicuri per il rimpatrio dei migranti sarà distribuita agli Stati membri nelle prossime ore. L'elenco era stato promesso dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen entro giugno, e segue la direttiva sui rimpatri varata a marzo dall'esecutivo europeo.
L'obiettivo è rafforzare il concetto di Paese d'origine sicuro fornendo linee guida uniformi ai Ventisette per sostenere soluzioni innovative come il modello Italia-Albania e la possibile creazione di hub dedicati alla gestione dei rimpatri.
Il testo dovrà ora essere analizzato dai Ventisette per l'approvazione. Tra fine maggio e inizio giugno è invece attesa la sentenza della Corte di giustizia Ue sui Cpr in Albania, dopo i ricorsi presentati al Tribunale di Roma da migranti soccorsi nel Mediterraneo e trasferiti nei centri perché provenienti da Paesi considerati sicuri dall'Italia – come appunto l'Egitto e il Bangladesh – per l'esame accelerato delle loro domande d'asilo.
I tribunali italiani che si sono occupati dei migranti trasferiti in Albania si sono appunti rivolti alla Corte di giustizia Ue, per chiedere chiarimenti su quali richiedenti asilo debbano essere considerati provenienti dai ‘Paesi sicuri'. Fino ad ora i giudici italiani non hanno riconosciuto la legittimità dei fermi disposti nei confronti dei migranti soccorsi nel Mediterraneo e trasferiti nelle strutture in Albania, perché provenienti da Paesi che il governo italiano ritiene sicuri, come appunto Egitto e Bangladesh.
Nelle conclusioni depositate la scorsa settimana, l'avvocato generale della Corte Ue Richard de la Tour ha indicato che è lecito designare un Paese terzo sicuro tramite decreto e definirlo tale anche se la sicurezza non riguarda l'intero territorio. Resta però immutato il diritto dei giudici nazionali di verificare la legittimità della designazione.
Fdi: "Commissione dà ragione all'Italia"
"Secondo una prima bozza visionata dai giornalisti ci sarebbero anche Egitto, Bangladesh e Tunisia tra i sette Paesi d'origine designati dalla Commissione europea come sicuri per il rimpatrio dei migranti, così come previsto dalla lista stilata dal governo italiano nei mesi scorsi e contestata dai tribunali. Sarebbe un vero e proprio cortocircuito per le sinistre e le toghe politicizzate impegnate in questi mesi a smantellare le politiche migratorie del governo facendosi scudo con il diritto europeo. Contesteranno anche la lista dell’Ue per non convalidare i trattenimenti dei migranti in Albania? Si dimostra ancora una volta la capacità del governo italiano di affrontare l’immigrazione irregolare e fa una pessima figura a chi per ragioni ideologiche continua in tutti i modi a ostacolare i meccanismi di rimpatrio di chi non ha diritto d’asilo nel territorio dell’Ue", ha commentato la deputata di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione partito Sara Kelany.