Ed il Giornale sbatte Vendola nudo in copertina
Dopo le manifestazioni di ieri durante le quali centinaia di migliaia di donne al grido di "Se non ora quando", hanno chiesto le dimissioni del Presidente "machista" Silvio Berlusconi, dopo il caso Ruby la maggioranza passa al contrattacco. Siamo un popolo di peccatori, siamo tutti uguali, forse non davanti alla legge ma di sicuro nel peccato, inteso non come quello originale, ma come un normale desiderio di trasgressione insito in ognuno di noi e dal quale nessuno può scappare, nessuno può fare il moralista. Ci somigliamo tutti, nel bene ma forse soprattutto nel male.
E' questo in sostanza il messaggio che ha voluto dare "Il Giornale" di Paolo Berlusconi, pubblicando in risposta alle presunte voci su degli scatti senza veli di Berlusconi, una foto del 1979 nella quale il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, passeggia completamente nudo in spiaggia. La foto, nella quale compare il giovane Nichi su una spiaggia nudisti di Caporizzuto abbracciato ad altri due uomini del movimento gay italiano, è stata pubblicata in prima pagina con il titolo: "Non è Berlusconi. Ecco il leader nudo (e in luogo pubblico). La sinistra in piazza, ma l'unica foto scandalo è quella del suo Nichi Vendola." rimproverando quelli che chiama i "moralisti" della sinistra.
Per il giornale di Via Negri non c'è nessuna differenza tra una manifestazione pubblica in un campo di nudisti ed i presunti festini di Arcore con le prostitute, in quella che, secondo molti, è la messa in pratica della cosiddetta "macchina del fango" di cui parlò Roberto Saviano, attraverso la quale si vorrebbe delegittimare tutti i politici per salvarne uno. Saviano scrisse tempo fa su La Repubblica: "La logica […] è sostenere che niente è pulito, tutto è sporco, tutti si è uguali nei vizi e negli interessi. Dunque nessuno può fare la morale. La macchina del fango vive di questo desiderio di mettere tutti sullo stesso piano: tutti corrotti, tutti viziosi."
Sarebbe per questo motivo che nel mirino de "Il Giornale" sono finiti ultimamente prima Marrazzo, poi Vendola reo di essere diventato un "moralista bigotto": "Trent’anni di battaglie nude e crude (con foto) per poi essere acclamato dalla piazza delle donne scandalizzate dalle nudità (ma ancora senza foto) di Arcore, al grido «Grande Nichi, salvaci tu!» -si legge nell'articolo di Paolo Bracalini- , il puro che può emendare la vita pubblica dal turbinio dei sensi e dagli appetiti carnali. Ma è lui o non è lui il ventenne totally naked che, felice come un animale marino, cammina sulla battigia tra le amorose braccia di due compagni di libertà, ripreso in copertina dalla rivista “Lambda” (poi Babilonia), primo mensile di «controinformazione gay», in quel ’79? A dire di sì sono «i nostri più attenti lettori», quelli di gaytv. it, che non hanno dubbi (e gli autori neppure quando dicono «commenti e mail ci hanno fatto notare un giovane Nichi Vendola nudo sulla copertina di Lambda») sull’identità del giovane virgulto saltellante, antico militante del movimento omosessuale e novella promessa della sinistra che non vuole più perdere. A quel tempo la sfida alla pruderie borghese si faceva in semiclandestinità, con meeting o su riviste, una delle quali aveva un nome che oggi, nel vendolismo anti-peccato, parrebbe uno scherzo: «Re nudo».
Arriva intanto la reazione di Vendola che ha commentato l'articolo con "una risata". "La mia reazione è una risata, perché questo è il senso di una disperazione", ha affermato Vendola dopo un incontro sull'uso sostenibile dell'acqua, al Comitato delle regioni a Bruxelles. "Lo scoop è rilevante – afferma ironicamente il leader di Sinistra e Libertà- anche perché la foto si poteva vedere su internet da sempre".