Ecobonus 2024, chi rischia di perdere gli sconti e cosa bisogna fare per comunicare i lavori
È arrivato il via libera dell'Enea (Agenzia per le nuove tecnologie e l'energia) per chi deve trasmettere le pratiche sui lavori di efficientamento energetico di un immobile effettuati con bonus edilizi, cosa che è necessaria soprattutto per l'Ecobonus. Il portale Bonus fiscali di Enea, infatti, è stato "adeguato per consentire la trasmissione telematica dei dati degli interventi di efficienza energetica con data di fine lavori a partire dal primo gennaio 2024 che accedono alle detrazioni fiscali", come ha comunicato l'ente in una nota.
Questo significa che, per tutti quei lavori in cantieri che dovrebbero chiudere nel 2024, ora è possibile trasmettere le informazioni necessarie. Per farlo basta accedere utilizzando lo Spid o la Carta d'identità elettronica. La comunicazione all'Enea non riguarda solo l'Ecobonus, ma per questo incentivo in particolare chi non effettua la comunicazione rischia di perdere l'accesso agli sconti fiscali.
Per chi è obbligatorio fare la comunicazione all'Enea
Il nuovo sistema di Enea è attivo dal 26 gennaio. Per l'Ecobonus, la scadenza è piuttosto ampia ma è meglio non rischiare di dimenticarsene. Infatti, le informazioni sui lavori (la scheda informativa e l'attestato di prestazione energetica) vanno comunicate entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Lo stesso obbligo è stato inserito anche per il bonus ristrutturazioni 50%, ma solo per gli interventi che portano a un risparmio energetico o ad usare fonti rinnovabili; così sarà l'Enea a valutare se i lavori effettuati ha portato un risparmio energetico tale da permettere l'accesso al bonus.
Tra i due incentivi però c'è una differenza importante. Nel caso del bonus ristrutturazioni, la mancata comunicazione all'Enea non porta a perdere le detrazioni fiscali. Invece, nel caso dell'Ecobonus, chi non trasmette le informazioni perde il diritto al bonus. È comunque possibile recuperare questo diritto, se tutto il resto è in regola e si effettua la comunicazione in ritardo, compensando con una sanzione.
Come funziona l'Ecobonus e quanto vale
L'Ecobonus è in vigore da diversi anni e resterà attivo in questa forma almeno fino alla fine del 2024, mentre dal 2025 dovrebbe ridursi decisamente, portando gli sconti al 36%. Oggi una misura che nella maggior parte dei casi permette di ricevere una detrazione pari al 65% della somma spesa per interventi edilizi. La percentuale però può scendere al 50% per alcune tipologie di lavori, come quelli su finestre e infissi.
Quando riguarda gli interventi effettuati nelle parti comuni dei condomini, il bonus vale il 70%, o anche il 75% se c'è un salto significativo nell'efficienza energetica. Il tetto di spesa massimo è fissato a 40mila euro. Un'eccezione è prevista per le zone ad alto rischio sismico: qui lo sconto può arrivare all'85% (purché il rischio si riduca di due classi) e il tetto di spesa salire a 136mila euro. I crediti fiscali non si possono cedere, e non si può utilizzare lo sconto in fattura: le detrazioni vanno scalate dall'Irpef, nell'arco di dieci anni al massimo.