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Ecco la Nadef del Conte Bis: niente aumento Iva, deficit al 2,2%

La manovra per il 2020 sarà di circa 29 miliardi. È quanto si evince dalla bozza della nota di aggiornamento al Def. Sono previsti interventi, tra nuove entrate e riduzioni di spesa, per circa 14,4 miliardi. La flessibilità sul deficit è di circa 14,4 miliardi, lo 0,8% del Pil. Conte: “Confermo la sterilizzazione dell’Iva, ma non ci accontentiamo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La manovra di finanza pubblica per il 2020 comprende la completa disattivazione dell'aumento dell'Iva". È quanto si legge nella bozza della Nota di aggiornamento del Def, nella forma in cui è entrata nel Consiglio dei ministri di questa sera. "Il triplice ambizioso obiettivo del Governo – si legge – è innanzitutto il disinnesco delle clausole di salvaguardia previste a legislazione vigente in parallelo all'alleggerimento della pressione fiscale, che grava maggiormente sui redditi medio bassi, e alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro". La manovra per il 2020 sarà di circa 29 miliardi. Sono previsti interventi, tra nuove entrate e riduzioni di spesa, per circa 14,4 miliardi. La flessibilità sul deficit è di circa 14,4 miliardi, lo 0,8% del Pil. L'indebitamento tendenziale risulta all'1,4% mentre il programmatico è stato fissato al 2,2%.

Da quanto emerge, per quanto riguarda la proiezione del rapporto debito/Pil, partendo dal livello previsto per fine 2019 (135,7 per cento) e ipotizzando proventi da dismissioni e altri introiti in conto capitale destinati al fondo di ammortamento del debito pubblico per 0,2 punti percentuali di Pil all'anno, il rapporto scenderebbe al 135,1 per cento nel 2020 e quindi al 133,6 per cento nel 2021 e al 131,4 per cento nel 2022. La Regola del debito non sarebbe soddisfatta in nessuna delle sue configurazioni, ma la riduzione del rapporto debito/Pil nel 2022 rispetto all'anno precedente sarebbe significativa, 2,2 punti percentuali. A partire dal 2021, la crescita del Pil nominale è prevista superare il costo medio di finanziamento del debito pubblico. Se il surplus primario aumenterà gradualmente negli anni seguenti, il soddisfacimento della Regola del debito sarà assicurato anche in presenza di una graduale inversione del trend dei tassi di interesse a livello europeo.

Sono 23 i ddl che saranno collegati alla manovra. Nella bozza della nota di aggiornamento al Def è elencata la lista dei provvedimenti, tra cui compare la riduzione del cuneo fiscale, il Green New Deal, la revisione del superticket sanitario e anche un nuovo disegno di legge sull'Autonomia differenziata. Nella lista c'è anche la riforma del catasto.

"L'impegno aggiuntivo necessario alla riduzione del cuneo fiscale nel 2020 è valutato in 0,15 punti percentuali di PIL, che saliranno a 0,3 punti nel 2021", recita ancora il testo. Si tratta di circa 2,7 miliardi nel 2020 e di circa 5,4 miliardi nel 2021.

Secondo la Nadef poi il tasso di disoccupazione salirà dal 10,1% del 2019 al 10,2% nel 2020, per poi scendere al 9,8% nel 2021 e al 9,5% nel 2022.

La conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla Nadef

"Ora c'è un programma politico e un programma di governo, che ho contribuito a creare. Prima io sono arrivato un po' tardi, c'era un contratto di governo". Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, alla fine del Cdm, rispondendo a una domanda in conferenza stampa. "Abbiamo approvato questo primo documento di contabilità pubblica che preannuncia l'impostazione della manovra: è un documento importante e voglio confermare che abbiamo sterilizzato l'aumento dell'Iva. Ma non ci accontentiamo di questo: ho chiesto al Parlamento la fiducia su 29 punti programmatici" e con la manovra il governo inizia a realizzarli. "Vogliamo ridurre il cuneo fiscale, è il nostro obiettivo, come abbassare le aliquote dell'Iva, tutto non possiamo fare nel primo anno, ma abbiamo impostato le riforme".

"Le modalità specifiche della riduzione del cuneo fiscale "spetteranno alla manovra" ma "si tratta non solo di un segnale ma di un tassello di una strategia importante, che indica nella riduzione del cuneo un elemento fondamentale per riequilibrare il sistema fiscale", ha spiegato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, "Crediamo vada fatto con un dialogo con le forze sociali e produttive, abbiamo già incontrato le forze sindacali".

"Dalle interlocuzioni che abbiamo avuto con l'Ue c'è una sensibilità verso una fiscal stance espansiva, c'è una consapevolezza a livello europeo che c'è la possibilità di consentire manovre più espansive rispetto al passato, che c'è la necessità dell'utilizzo dello spazio fiscale", ha aggiunto Conte.

"Già da quest'anno progettiamo la modernizzazione del Paese, la digitalizzazione, la semplificazione burocratica, la svolta verde, per orientare tutto il sistema verso l'economia circolare e proteggere da subito il nostro ambiente", ha detto.

Con gli incentivi ai pagamenti elettronici il governo non intende "penalizzare nessuno", "stiamo lavorando a tante simulazioni per scegliere quella giusta, senza penalizzare i commercianti, avvantaggiando i consumatori, significa ridurre le commissioni a beneficio degli uni e degli altri", ha assicurato poi Conte.

Gualtieri: "Pronti a emettere green bond"

"Vorremmo emettere dei green bond, emissioni di titoli di debito italiani esplicitamente destinati a sostenere gli investimenti nella sostenibilità ambientale", ha annunciato il ministro dell'Economia Gualtieri, durante la conferenza stampa.

I DDL collegati alla manovra

A completamento della manovra di bilancio 2020-2022, il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio:
DDL Green New Deal e transizione ecologica del Paese;
DDL in materia di spettacolo, industrie culturali e creative, turismo;
DDL recante disposizioni in materia di formazione iniziale e abilitazione del personale docente;
DDL recante riordino del modello di valutazione del sistema nazionale di istruzione e delle università;
DDL recante istituzione dell’Agenzia nazionale per la ricerca e il trasferimento tecnologico;
DDL recante misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (Family Act);
DDL recante interventi per favorire l'autonomia differenziata ai sensi dell'articolo 116 comma 3 della Costituzione attraverso l'eliminazione delle diseguaglianze economiche e sociali nonché l’implementazione delle forme di raccordo tra Amministrazioni centrali e regioni, anche al fine della riduzione del contenzioso costituzionale;

DDL recante riforma del catasto;
DDL recante semplificazioni e riordino in materia fiscale;
DDL recante riordino del settore dei giochi;
DDL recante delega al Governo per il testo unico in materia di contabilità e tesoreria;
DDL in materia di economia dell’innovazione e attrazione investimenti;
DDL in materia di Banca degli Investimenti pubblica;
DDL recante riduzione del cuneo fiscale;
DDL in materia di semplificazioni normative e redazione testi unici;
DDL in materia di revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni per le prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale;
DDL in materia di disabilità;
DDL di legge recante misure volte a razionalizzare le misure di trasparenza e anticorruzione;
DDL recante interventi mirati finalizzati a coordinare le responsabilità disciplinari dei dipendenti pubblici;
DDL recante disposizioni di semplificazione e puntualizzazione, procedimentale e processuale, in materia di accesso ordinario e generalizzato;
DDL recante disposizioni volte alla razionalizzazione delle procedure selettive della PA;
DDL in materia di semplificazioni normative e amministrative e redazione testi unici.
DDL recante delega al Governo per la revisione del codice civile.

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