Esclusivo – ecco il programma di Conte presentato a M5S, Pd e LeU: c’è il taglio dei parlamentari
Il presidente del Consiglio Conte ha ultimato oggi il secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo, e potrebbe sciogliere la riserva già nelle prossime ore. Il condizionale è d'obbligo in questo caso, visto che lo stesso Di Maio ha detto chiaramente in conferenza stampa a Montecitorio che l'ok definitivo da parte del M5S, chiamato poi a votare la fiducia al Conte bis, ci sarà soltanto se gli iscritti che verranno consultati online sulla piattaforma Rousseau daranno parere favorevole ai punti del programma che Conte sta redigendo. Luigi Di Maio ha consegnato nelle mani del premier incaricato un documento che contiene 20 punti (10 in più rispetto alla lista presentata dal leader pentastellato al Colle), sottolineando che se questi punti non verranno inclusi nel programma dell'esecutivo giallo rosso si tornerà alle urne. Un gioco di incastri reso più complicato da una difficile trattativa tra dem e pentastellati che va avanti da giorni, e che fino ad ora sembra avere un unico punto fermo: quello del nome del presidente del Consiglio, indicato naturalmente dal M5S.
Tuttavia Fanpage.it ha potuto visionare un documento che mostra come il negoziato tra i due partiti sia andato avanti, tanto da dar vita a un documento condiviso che contiene probabilmente l'ossatura, le linee di indirizzo, della diciottesima legislatura, e che fornisce già una mappa delle priorità del Conte bis. Il M5S e il Pd lo hanno sottoposto al presidente del Consiglio e agli altri partiti che faranno parte del governo.
Ecco il programma di Conte
Il primo punto affrontato è la legge di Bilancio. Nel testo vengono menzionate "la neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, il sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l'emergenza abitativa, la sburocratizzazione, il rafforzamento degli incentivi per gli investimenti privati, nonché l’aumento della dotazione delle risorse per scuola, università e welfare".
Subito dopo è affrontato il tema del lavoro e della riduzione del "cuneo fiscale"; è menzionata poi l'individuazione di un "salario minimo", cioè una "retribuzione giusta" e viene invocata una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, "oltre che il recepimento delle direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata".
Nelle linee guida per il governo viene dato spazio anche ai giovani, prevedendo politiche di welfare adeguate, e creando "le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa tornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito".
Nel programma anche un "Green New Deal" per l'ambiente, con piani di investimento specifici per la lotta al cambiamento climatico.
Non manca un riferimento all'Europa, e al ruolo che l'Italia deve ritagliarsi, affinché sia "protagonista di una fase di rilancio e di rinnovamento dell’Unione europea, intesa come strumento per ridurre le disuguaglianze, vincere la sfida della sostenibilità ambientale e contribuire alla definizione di un nuovo equilibrio globale basato sulla cooperazione e la pace".
Un riferimento specifico al taglio dei parlamentari, che dovrà essere inserito nel primo calendario utile della Camera. E ancora "una seria legge sul conflitto di interessi, con una contestuale riforma del sistema radiotelevisivo improntato alla tutela dell’indipendenza e del pluralismo".
Nel paragrafo che riguarda la Giustizia si parla di "ridurre drasticamente i tempi" e "riformare il metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura".
Per quanto riguarda il Meridione si parla del lancio di "un piano straordinario di investimenti per la crescita e il lavoro al Sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti le imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese".
L'autonomia differenziata rientra nei piani del governo Conte bis: "È necessario completare il processo di autonomia differenziata giusta e cooperativa, nell’ambito della solidarietà nazionale, individuando i livelli essenziali delle prestazioni, i fabbisogni standard e il fondo di perequazione volto a garantire a tutti i cittadini la medesima qualità dei servizi".