Ecco come sarà il nuovo Parlamento Europeo
Sarà pure passata in secondo ordine in Italia, in considerazione del clamoroso risultato elettorale che ha visto la clamorosa risalita del Partito Democratico che ha doppiato nei consensi il Movimento 5 Stelle, ma la tornata delle Europee del 22 – 25 maggio 2014 rappresentava un test cruciale a livello complessivo. In gioco vi era ovviamente il rinnovo del Parlamento Europeo e la designazione del nuovo Presidente della Commissione Europea, carica contesa principalmente da Popolari, Socialisti e Liberali. Cominciamo col dire che, complessivamente, i popolari dell'EEP hanno confermato il primato in termini di seggi e percentuali, conquistando il 28,23% dei seggi e circa 212 seggi (per il calcolo definitivo bisognerà ancora attendere). A seguire i socialisti e democratici della S&D che aumentano i loro consensi ma si fermano al 24,7% e conquistano 186 seggi; più staccati i liberali dell'Alde con il 9,3% e 70 seggi, poi i Verdi con 55 seggi che rispondono al 7,32 complessivo, di seguito i conservatori con il 5,8 e 44 seggi, ad una incollatura dalla sinistra del Gue / NGL; sono infine 38 i membri del gruppo misto, 36 quelli della EFD e 67 i deputati di cui ancora non si conosce l'esatta collocazione (tra loro anche gli eletti del Movimento 5 Stelle). Lo schema del nuovo Parlamento sarà dunque il seguente:
A questo punto, ovviamente, per eleggere il nuovo Presidente bisognerà raggiungere un compromesso. I conservatori potrebbero trovare un accordo, ma ci sono molti dubbi sulla possibilità di una convergenza sul nome di Juncker, leader dell'EEp; dal canto suo il leader socialista Schulz sembra aver rinunciato all'ambizione di guidare in prima persona la Commissione ma sottolinea: "Se i Popolari vogliono un accordo, le politiche europee devono cambiare, come hanno dimostrato di volere i cittadini". Decisiva sarà la posizione dell'Alde, nonché l'orientamento delle altre forze moderate ancora non schieratesi.