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È ufficiale: torna l’Udeur di Clemente Mastella

Dopo averlo più volte annunciato, ora Clemente Mastella fa sul serio: nasce l’Udeur 2: “L’umanesimo giudiziario ed il Sud saranno priorità della nostra agenda politica, sullo sfondo i valori di laicità democristiana”.
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Era il 1999, al Governo c’era il centrosinistra e Clemente Mastella, protagonista di una faida con Rocco Buttiglione per il “controllo” dell’ennesima creatura centrista nata dalla dissoluzione della Democrazia Cristiana, decide di fondare l’Unione Democratica per l’Europa, l’Udeur. È la sua prima vera creatura “autonoma”, che si aggrega al centrosinistra, prima votando la fiducia a D’Alema, poi imbarcandosi nel progetto de La Margherita alle politiche del 2001. È l’inizio di un percorso che vedrà l’Udeur sempre nel centrosinistra, fino al 2008, l’annus horribilis del partito, con le inchieste che riguardano alcuni esponenti di primissimo piano (tra cui la moglie di Mastella, Sandra Lonardo), l’uscita dalla maggioranza, che contribuisce alla caduta del Governo Prodi e la non partecipazione alle politiche successive. Tra alterne vicissitudini, l’Udeur si riproporrà più volte come forza politica regionale, stavolta di centrodestra, almeno fino alla fine del 2013, con uno scioglimento semi-ufficiale. Nel 2015, addirittura, l’Udeur sarà espulso per morosità dal Partito Popolare Europeo.

Dopo due mancate partecipazioni alle politiche, in effetti, la creatura di Mastella sembrava essere definitivamente archiviata. Invece, complice il rinnovato attivismo dell’ex ministro ed europarlamentare, capace di vincere le comunali di Benevento, diventandone Sindaco nel 2016, ecco il colpo di scena: l’Udeur 2. L’annuncio ufficiale (dopo qualche indiscrezione) lo ha dato lo stesso Clemente Mastella, con un post su Facebook con il quale ha mostrato anche il restyling del vecchio simbolo:

L'obiettivo parrebbe essere quello a breve termine, ovvero la partecipazione alle prossime elezioni politiche, anche se, in effetti, la legge elettorale in vigore per Camera e Senato non sembra essere favorevole alle piccole compagini. Non è arduo ipotizzare, però, che i voti dell'Udeur possano essere importanti in alcuni collegi di Campania, Molise, Calabria e Basilicata, dove la forbice tra centrodestra e centrosinistra è piuttosto stretta. Tuttavia, a guardare il calendario degli appuntamenti, non sfugge neanche l'incombenza delle Regionali 2018, con il voto in Regioni come il Lazio (già in primavera), la Basilicata e il Molise (autunno) in cui la presenza dell'Udeur potrebbe essere importante nel caso di duelli serrati all'ultimo voto.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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