È terminato lo scrutinio in Sardegna, Todde: “Lo scarto rimane di circa 1.600 voti”
Anche se ci vorranno ancora delle settimane per conoscere il nome degli eletti alle elezioni regionali in Sardegna, si sono finalmente concluse le operazioni di scrutinio. E Alessandra Todde conferma la vittoria con circa 1.600 voti di vantaggio su Paolo Truzzu. Ci sono voluti ben otto giorni per completare lo spoglio, iniziato lunedì 26 febbraio, a causa di 19 sezioni che non avevano terminato in tempo le operazioni: se inizialmente il vantaggio della candidata del Movimento Cinque Stelle e del Partito democratico sembrava essere superiore ai duemila voti, questa forbice con il passare dei giorni si è assottigliata. Il risultato finale attesterebbe Todde davanti a Truzzu per circa 1.600 preferenze.
"A distanza di una settimana dalle elezioni, molti di voi si chiedono cosa stia succedendo e perché sembra che tutto sia fermo. In realtà non è così, anzi, tutto procede nel rispetto delle procedure previste. I tribunali hanno completato l’esame delle sezioni mancanti e lo scarto rimane di circa 1600 voti", ha fatto sapere la stessa Todde in un post su Facebook. "Mentre attendiamo l’esame dei verbali ed il completamento del processo di verifica, stiamo lavorando insieme con la coalizione per arrivare pronti al momento dell’insediamento ed occuparci da subito dei problemi più urgenti. In questa fase è giusto attendere serenamente l’ufficialità e continuare a condividere la nostra gioia con tutti i sardi e le sarde che hanno atteso a lungo questo importante segnale di cambiamento", ha poi aggiunto l'ex sottosegretaria.
Ora bisognerà appunto attendere la pronuncia della Corte d'appello di Cagliari, che dovrà stilare il verbale definitivo con la proclamazione degli eletti. Una proclamazione che dovrebbe arrivare a metà marzo, tra qualche settimana: anche all'ultima tornata elettorale – quella che aveva portato alla vittoria del candidato di centrodestra, Christian Solinas – passarono ben 23 giorni tra lo spoglio e la proclamazione del nuovo governatore. Nel frattempo il centrodestra temporeggia: prima devono arrivare i numeri definitivi e ufficiali, poi si deciderà se presentare il ricorso per un riconteggio.