È terminata la prima plenaria della Conferenza sul Futuro dell’Europa, cosa succede adesso
Si è conclusa la plenaria della Conferenza sul Futuro dell'Europa a Strasburgo. Ma il percorso di questo esercizio di democrazia diretta non si ferma qui: tra due settimane, infatti, il Parlamento europeo ospiterà una nuova sessione che ospiterà altrettanti cittadini da tutti i Paesi membri per continuare a presentare e discutere le raccomandazioni formulate negli ultimi mesi.
Il prossimo appuntamento, quindi, è per i prossimi 25 e 26 marzo, sempre a Strasburgo. Mentre alla plenaria del fine settimana appena trascorso i temi in agenda sono stati quello del ruolo dell'Unione nel mondo e delle migrazioni, e quello di un'economia più forte e della giustizia sociale, tra due settimane si discuterà principalmente di democrazia e stato di diritto, e di cambiamento climatico. La formula sarà sempre la stessa: alcuni rappresentanti, provenienti sempre dai diversi Stati membri, dei panel tematici si ritroveranno per presentare le conclusioni raggiunte davanti ai membri delle istituzioni europee.
Nella sessione appena conclusa la discussione e i dibattiti dell'emiciclo hanno inevitabilmente riguardato quanto sta accadendo in Ucraina. Una delegazione di cittadini ucraini, tra cui anche alcuni parlamentari della Rada, in totale 30 persone, è stata invitata a partecipare alla plenaria. E a prendere la parola nella sessione legata al tema dell'Unione europea nel mondo. Del resto l'invasione del Paese da parte della Russia di Vladimir Putin costringe Bruxelles a rivedere il suo collocamento nelle proprie relazioni internazionali. Un tema molto discusso questo fine settimana a Strasburgo è stato chiaramente anche l'entrata dell'Ucraina all'interno dell'Unione europea: una richiesta portata anche dalla delegazione ucraina all'interno dell'emiciclo durante la plenaria della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
"La Conferenza sul Futuro dell'Europa ha accolto una delegazione di 30 cittadini ucraini, inclusi alcuni membri del Parlamento ucraino, rifugiati e attivisti di Promo Ukraina", ha scritto il portavoce dell'Eurocamera, condividendo alcuni passaggi degli interventi in Aula. Tra cui quello della deputata Maria Mezentseva, della cittadina Bozhena Boriak e del cittadino Dmytro Sherembey, in collegamento da Kiev.