È stato avviato il piano di evacuazione dell’hotspot che ospita i migranti a Lampedusa
L'hotspot di Lampedusa, che ospita i migranti che sbarcano sull'isola, è perennemente in emergenza, anche se – nei periodi di maggiore afflusso – si parla di struttura al collasso. Il governo ha nominato ormai mesi fa un commissario straordinario, Valerio Valenti – dopo aver dichiarato lo stato di emergenza per i migranti – che ha messo a punto un piano per evitare l'eccessivo sovraffollamento della struttura di accoglienza che da anni svolge l'immeritato ruolo di frontiera dell'Italia. Nelle ultime ventiquattro ore sono arrivate a Lampedusa quasi 1.500 persone. Così è scattato il dispositivo: il piano di evacuazione dei migranti dall'hotspot è stato avviato con il coordinamento del commissario Valenti e del prefetto di Agrigento, con il supporto della Difesa, della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto.
Le autorità hanno fatto sapere che il trasferimento dei migranti avverrà tenuto conto dei tempi necessari per lo svolgimento delle procedure di identificazione e di prima assistenza sanitaria, che comunque dovranno essere portate a termine prima dello spostamento. Con il dispositivo attivato verranno trasferiti tutti i migranti arrivati in poche ore, attraverso navi militari, aerei e altri mezzi a disposizione delle autorità. Oltre ai traghetti di linea, infatti, vengono usati anche i mezzi di Guardia costiera, Guardia di finanza, Marina Militare e Aeronautica.
Dal ministero dell'Interno sottolineano come sia stata una delle priorità del commissario Valenti quella di sviluppare un piano per evacuare rapidamente l'hotspot di Lampedusa, che tecnicamente potrebbe ospitare solo 400 migranti. Nei fatti, però, il numero è sempre nettamente superiore. Oggi, per capirci, gli ospiti hanno toccato le 1.700 unità. E non è stato nemmeno il giorno peggiore. In ogni caso si punta a una "soluzione strutturale", soprattutto in vista della stagione turistica estiva. Quale possa essere, però, resta un mistero.