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E se anche la Lega è costretta a censurare i militanti

La base elettorale leghista infuriata per i risultati delle amministrative inonda il web di messaggi di protesta e Radio Padania Web “casualmente” sospende il forum.
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Radio-Padania

Un tempo non lontano (solo qualche mesetto fa) al concetto di "elettori leghisti" si accompagnava spesso il termine "malumori", quasi a sottolineare quanto le scelte del Governo Berlusconi e la linea politica del centrodestra fossero sopportate con insofferenza dal cosidetto popolo del Nord. Ma il malumore si sa è passeggero per definizione e bastava un timido raggio di sole, un emendamento al milleproroghe sulle multe per le quote latte o qualche rassicurazione sul fantomatico federalismo fiscale, ad acquietare i "brontoloni in camicia verde". Certo, magari vedere i propri rappresentanti banchettare all'ombra del Colosseo, far eleggere figli, nipoti e parenti negli organismi di rappresentanza, avallare il "singolare garantismo" del Presidente del Consiglio, svuotare gli enti territoriali di risorse ed appaltare ai berluscones la rappresentanza del ceto produttivo, pteva certo rappresentare un problema di non lieve entità per le coscienze leghiste.

Un equilibrio, quello del "compromesso padano" (per citare la definizione di un noto analista), però estremamente fragile, che rischia di crollare completamente al cospetto del tremendo risultato elettorale delle comunali di Milano. La città ad un passo dal "cadere nelle mani di Giuliano Pisapia", il Partito Democratico prima forza politica in termini di rappresentanza, l'oscuramento delle guide carismatiche leghiste in favore dei falchi pidiellini come La Russa e Santanchè, il risultato incerto in alcune roccaforti storiche della Lega: ecco l'insieme dei fattori dell'esasperazione del popolo in verde. Un sentimento che è esploso nelle ultime ore attraverso il web, le radio, i social media, con commenti, messaggi diretti e analisi unilaterali che hanno messo in imbarazzo il gruppo dirigente del Carroccio. Addirittura il forum di Radio Padania Libera, inondato di critiche e finanche insulti, è stato "sospeso" e probabilmente sarà ripristinato solo nelle prossime ore (con la chiusura dovuta a "ragioni tecniche", ipotizziamo) anche perchè, come sottolineato da AgoraVox, "tanti commenti critici, per non dire altro, hanno reso necessario l'intervento della mano della censura per salvaguardare la presunta stabilità dell'attuale Governo Berlusconi ed evitare strumentalizzazioni eventuali, anzi probabili".

Insomma, la ragion di Stato, pardon, di coalizione costringe anche i paladini della "libertà d'espressione in salsa celtica" a mettere un freno all'insofferenza degli elettori, al nervosismo dei militanti e alla irrequietezza di tanti dirigenti locali: dove nulla ha potuto il buonsenso (si vedano gli ultimi deliri di Borghezio), è dunque riuscito il terrore "che la terra stia cominciando a tremare" e che anche la Lega debba pagare il tramonto del berlusconismo?

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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