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È morto Armando Cossutta, dirigente del Pci, poi di Rifondazione e del Pdci

L’ex parlamentare comunista deceduto a Roma. Aveva 89 anni. Nel corso della sua vita ha attraversato il Partito Comunista Italiano fino al suo dissolvimento.
A cura di Redazione
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È morto Armando Cossutta, ex parlamentare del Partito Comunista prima, poi di Rifondazione e infine dirigente del Pdci. Aveva 89 anni. Cossutta si è spento stasera a Roma, era malato da tempo ed era ricoverato all'ospedale San Camillo nella Capitale.

Armando Cossutta, partigiano e dirigente comunista

Cossutta è stato da sempre considerato il più ortodosso dei comunisti italiani, il più filosovietico. Nel 1943 partigiano nelle brigate Garibaldi, si era iscritto al partito nel 1943 ed aveva ricoperto numerosi incarichi, dapprima nel Pci milanese e lombardo, poi in Parlamento nel 1972, dove è rimasto fino al 2006. Contrario allo scioglimento del PCI, nel febbraio 1991 fondò, con Sergio Garavini, Lucio Libertini ed altri, il Movimento per la Rifondazione Comunista, che nel dicembre dello stesso anno si unì a Democrazia Proletaria formando il Partito della Rifondazione Comunista, di cui fu presidente. Ma quando nel 1998 l'allora segretario del partito Fausto Bertinotti ritirò la fiducia al governo Prodi, Cossutta si oppose staccandosi dal partito e fondandone uno nuovo, il Partito dei Comunisti Italiani (Pdci), con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo. Per contrasti con Diliberto lasciò anche questo partito nel 2006, ritirandosi dalla politica attiva. Nell'agosto di quest'anno aveva perso la moglie Emilia, alla quale era legato da oltre 70 anni.

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