È il giorno dello sciopero contro la Manovra, Landini e Bombardieri in piazza: “Governo ci ascolti”
È il giorno dello sciopero proclamato da Cgil e Uil contro la Manovra, che nei giorni scorsi ha visto aprirsi uno scontro frontale tra Matteo Salvini e i sindacati. Sono moltissime le persone in Piazza del Popolo a Roma, presieduta da Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, ma a manifestare sono anche decine di altre piazze italiane. "Noi siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese, chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi l'Italia. Ma oggi non siamo ascoltati da questo governo: in questo modo stanno portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo". ha detto il leader della Cgil a margine dell'evento. "A differenza del governo abbiamo in testa di dare un futuro al Paese, e questo passa dal dare futuro ai giovani", ha aggiunto.
Sul ministro dei Trasporti, che nei giorni scorsi ha firmato la precettazione per ridurre l'orario di sciopero, Landini ha anche detto: "Questa piazza è una risposta a Salvini? Io non personalizzo. Quando uno si fa del male…, se lo sta facendo da solo. Non capire che se il diritto di sciopero è stato inserito in Costituzione vuol dire che è il diritto di ogni cittadino. Quando lo metti in discussione non stai facendo una cosa contro il sindacato o contro i sindacalisti, ma contro i cittadini".
Bombardieri, da parte sua, ha ribadito: "La risposta della piazza è chiara, in manovra ci sono tagli alle pensioni, parliamo di lavoro, fisco, sicurezza. Spero che la polemica sia chiusa, quella di oggi è una grande risposta democratica".
La manifestazione si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare i morti sul lavoro, seguito da un applauso scrosciante della piazza. È presente anche una delegazione del Partito democratico e una dell'Alleanza Verdi e Sinistra, che comprende anche Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Marco Grimaldi, Elisabetta Piccolotti e Franco Mari.
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, si è limitata a commentare: "Credo sia legittimo che i sindacati esprimano le loro preoccupazioni anche attraverso uno Sciopero, perché è un diritto che è affermato e riaffermato dal nostro ordinamento. Credo che si debba fare in modo ordinato. Questo non preclude il dialogo e anche, soprattutto da parte nostra, del governo, la volontà di ascolto che c'è stata in questi mesi e soprattutto credo dovrà caratterizzare anche i mesi e gli anni futuri".