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Duello social tra Salvini e Schlein su cannabis: la candidata alla segreteria Pd straccia il leader Lega

Duello social tra la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein e il vicepremier leghista Matteo Salvini: botta e risposta tra i due sulla legalizzazione della cannabis.
A cura di Annalisa Cangemi
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La candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, e il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si sono scontrati au Twitter sul tema della legalizzazione della cannabis.

Ad aprire le danze il leader della Lega, che su Twitter scrive: "Più tasse e più canne, le priorità del PD per aiutare gli Italiani. Si ride o si piange??". Il vicepremier allega anche un articolo in cui si legge che tra le proposte della candidata alla segreteria del Pd c'è "sì alle droghe leggere e aumento della tassa di successione". A stretto giro arriva la replica della leader di Occupy Pd, sempre sulla stessa piattaforma: "Noi intanto ci preoccupiamo di non far ridere le mafie. La legalizzazione della cannabis sottrae terreno alla criminalità organizzata, mentre alzare il tetto al contante e smantellare il codice appalti la agevola. Son scelte. #MeglioLegale".

Nel duello social ha la meglio Schlein: mentre scriviamo più di 1700 like contro i circa 1.300 a favore del ministro. E questo nonostante le condizioni di partenza favorevoli per Matteo Salvini, che può contare un milione e mezzo di follower, contro i 119mila di Schlein.

La compagine che sostiene Schlein si fa sentire con Marco Furfaro, coordinatore della sua mozione. "Se il proibizionismo fosse la soluzione, non esisterebbero sei milioni di consumatori di cannabis e le mafie non guadagnerebbero sei miliardi di euro. Il proibizionismo, caro Salvini, consegna milioni di persone alla criminalità organizzata. Legalizzare, invece, significa liberarle", sottolinea Furfaro.

L'avversario diretto di Schlein per la corsa al Nazareno, Stefano Bonaccini, si mostra più cauto: "Non sono contrario in sé" alla legalizzazione della Cannabis "ma in questo momento la priorità la do ai redditi, che sono troppo bassi; al tema del taglio del costo del lavoro per rendere più conveniente il tempo indeterminato; e alla sanità pubblica".

Sul tema, nella XVII legislatura era nato un intergruppo parlamentare promosso dal segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova e organizzato attorno a una proposta di legalizzazione. Vi facevano parte esponenti di diverse forze politiche rappresentate in parlamento, tra cui i dem. Nella scorsa legislatura, poi, il deputato Riccardo Magi aveva presentato un testo per la coltivazione diretta.

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